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Fare soldi online: dall’eredità della vecchia australiana al coaching

Vincenzo Calicchio No Comments



Se in questo esatto momento apriste la vostra casella di posta ed andaste in SPAM sono sicuro che troverete almeno una mail di qualcuno che ti scrive dalla Banca del Ghana, di qualcuno che promette una qualsiasi possibilità di guadagno e se siete fortunati ci sarà la mail di Anna Sedes, una generosa vecchietta australiana pronta a lasciare la propria eredità a chiunque apra quella mail.

Guadagnare con il web: l’eredità della vecchia australiana

Se davvero in Australia ci fosse una vecchietta in fin di vita che con le sue ultime forze riesce a mandare una mail solo per potervi lasciare in eredità l’intero suo patrimonio allora probabilmente la vita di tutti noi sarebbe un sogno. Basterebbe aprire la casella dello SPAM e tutti i nostri problemi economici sarebbero risolti.

truffe nello spam

 

Non credo ce ne sia bisogno in ogni caso non voglio avere scrupoli di coscienza (metti che qualcuno trovi quest’articolo per la keyword “Anna Sedes”!)  e quindi ribadisco ancora una volta che Anna Sedes non esiste e che la mail è indirizzata per fare un truffa, come ben ci spiega anche Enrico Lucci nel servizio “Ancora dentro la truffa”  mandato in onda dalle Iene nel febbraio 2015.

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Contrariamente a quanto si immagini quindi, lavorare online richiede tanto tempo e duro lavoro, ragion per cui in tanti iniziano ma in pochi giungono a risultati lasciando così più spazio a chi decide di investire seriamente in un avventura del genere.

Per vivere (quindi non sopravvivere) con il tuo sito non hai bisogno ne di essere laureato a Yale ne in qualsiasi facoltà di informatica del globo. La cosa più importante è che:

Bisogna centrare il problema, le necessità, i desideri dei lettori (follower) attraverso i contenuti.

Ciò di cui parlerai nel blog non ha importanza se non esiste una necessità reale e se non ci sono persone disposte a pagare (o per meglio dire investire)  per avere le soluzione ai propri bisogni.

Esistono molti modi per fare soldi con il proprio sito web

Ciò che più mi preme dire è che alcuni di questi modi sono dannosi e finiscono per pregiudicare tutto il lavoro.

Due su tutti:

  • Vendere Link. Se hai un blog con un buon numero di lettori e magari discretamente specializzato arriverà il momento in cui sarai contattato da terzi ai fini di inserire contenuti e soprattutto link in riferimento a prodotti/servizi (stanno portando avanti la loro strategia di Link Building). Un attività di questo tipo (chiamata Guest Posting) se portata avanti con cognizione di causa, può portare benefici per entrambe le parti, ma se fatta in maniera scellerata può sfavorire entrambi. Infatti pratiche di questo tipo vanno contro le politiche di Google che può arrivare a penalizzare entrambi e far sparire dalle SERP i due siti. L’unica parola che conta in situazioni come queste è “Valore” ..il post/link altrui è accettabile solo se porta in qualche modo effettivi benefici ai tuoi lettori.
  • Affiliazione Google AdSense. A mio parere paradosso del web per eccellenza in quanto si è pagati per mandare gli utenti da qualche altra parte..inoltre ai fini di una monetizzazione degna di questo nome si necessita di molto traffico. Altro problema legato ad AdSense è che crea dipendenza infatti nel momento in cui si inizia a guadagnare pensi “Grande! Allora se  faccio questo piccolo cambiamento potrei guadagnare di più..” ed è esattamente in questo momento che cominci a dare poca importanza ai contenuti per dare priorità agli annunci. Risultato finale? Il tuo blog si convertirà in un immenso annuncio con il conseguente calo della qualità e quindi del traffico.

La prova di ciò sono moltissimi siti di informazione locale, nell’immagine in basso uno screenshot di Salernonotizie.it che presenta all’apertura della pagina ben cinque banner pubblicitari contro quattro notizie. Tralascio ogni commento in merito alla qualità delle notizie.

sovrutilizzo-di-banner

Esiste un segreto per guadagnare in Internet? 

Il vero segreto per fare soldi con Internet è conoscere i problemi dei tuoi utenti e dare loro una soluzione.

Ciò che vedo (e sento) più spesso è gente che pensa di costruire un blog attorno ad un tema, no attorno ad un target di audience potenziale, alle sue necessità, sue motivazioni e suoi obiettivi. Almeno è questo, secondo me, il modo migliore per lavorare. Di sicuro ci sarà qualcuno poco d’accordo con questa affermazione.

Freelancing

Ovvero vendere i tuoi servizi ad ora o a progetto. È il modo più facile ed immediato per iniziare a guadagnare qualcosa dal tuo blog.

Inoltre esistono agenzie virtuali dove puoi annunciare i tuoi servizi (ed ovviamente il tuo portale). Personalmente conosco Elance.com dove puoi incontrare ogni tipo di servizi, amministrativi, di disegno, sviluppo siti, marketing ecc..solo per nominarne alcuni.

In ogni caso però le migliori opportunità lavorative sono quelle proposte che arrivano attraverso la tua rete di contatti. Da qui la necessità di costruirti una reputazione positiva nella tua nicchia, devi lavorare al marketing del tuo brand. Ed è proprio il tuo blog che può aiutarti a costruire questa reputazione, questa visibilità.

Quanto si guadagna come freelancer?

Dipende dalla tua autorevolezza e dal nome che sei riuscito a costruirti nella tua nicchia. Quanto maggiore è il tuo prestigio e noto è il tuo nome, tanto maggiori saranno i tuoi onorari.

Il vantaggio di essere freelancer è che non hai bisogno di avere un target molto grande. “Semplicemente” devi fare in modo di:

  • Creare dei contenuti eccezionali
  • Creare una rete di contatti che ti assicurino una buona reputazione
  • Avere dei buoni feedback

Coaching/Consulenze

Il passo immediatamente successivo a quello di freelancer è la consulenza.

Che differenza c’è tra l’essere consulente e l’essere freelancer?

La differenza è che nella prima la relazione con il cliente si riferisce ad un periodo più lungo o è a carattere periodico. Inoltre agli occhi di un cliente un freelancer è un ragazzetto barbuto con pantaloni corti che vaga per il mondo col il tablet nello zainetto mentre il consulente è visto come un professionista a tutti gli effetti, ovviamente ci si aspetta da un professionista un lavoro migliore, oltre che un onorario più alto.

Ovviamente per entrambi i casi fondamentale sarà saper dimostrare la tua esperienza con casi di successo e best practices. Si sa che l’utente pensa che se altri sono felici dei tuoi servizi allora è molto probabile che lo sia anche lui.

 Trainings/workshops/conferenze

Attraverso i tuoi contenuti puoi arrivare a tenere conferenze, speech, seminari e workshop.

Ciò può farti guadagnare bene anche nel caso in cui non ti paghino per quella conferenza. In che modo? Puoi utilizzare quell’occasione per promozionarti.

Chi ascolta durante un incontro è un pubblico super targettizzato, sicuramente interessato a quell’argomento (per qualsivoglia motivo) e ciò fa si che ci siano più possibilità che comprino i tuoi servizi visto che già ti hanno conosciuto ed hanno assistito alla tua professionalità.

Ovviamente quando parlo di incontro non mi riferisco solo a conferenze o workshop presenziali, tutto ciò si può fare anche attraverso webinar, teleconferenze o lezioni online.

Qui una lista di utili tool per preparare un webinar:

  • GoToWebinar, un grande classico, risultati molto buoni però un pochino caro all’avvio di un attività
  • Free conference call, gratis, molto popolare però con problemi di qualità del suono
  • Instant Teleseminar, a pagamento però molto efficace

Infoprodotti

Costituiscono un  fantastico modo per avere degli ingressi in maniera “passiva”, infatti questi permettono di continuare a guadagnare anche quando si è malati o si è in vacanza (così si ovvia al primo problema dei liberi professionisti: se non si lavora non si guadagna).

Gli infoprodotti sono una fonte di reddito scalabile in quanto se ne possono vendere in quantità illimitata anche durante un ora di lavoro freelance, ed il costo della vendita ad un soggetto è lo stesso della vendita ad un milione di persone.

Ovviamente sto parlando, per esempio degli e-book, corsi online preregistrati ecc..

Senza dubbio, anche in questo caso, questi prodotti devono creare valore. La attenzione al cliente è fondamentale per generare una rete di persone soddisfatte e conseguire così feedback positivi e recensioni.

Focalizzarsi sulla conversione e sulla retention

In molti credono che la cosa più importante nel lavorare online sia il traffico. Beh oramai da qualche anno si è capito che la maggiore focalizzazione dev’essere sulla retention e sulle conversioni. A che serve avere dieci mila visite se nessuna di queste si converte in cliente? A questo punto meglio avere 100 visite ma una conversione al 50%!

Secondo voi ci sono altri modi per monetizzare con web? Non siete d’accordo con qualcuno di questi? Avete alcuni dubbi riguardo il come metter su delle attività del genere? Volete picchiarmi per ciò che ho scritto?

Mi piacerebbe sapere la vostra..

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