In questa guida vedremo come ottimizzare il nostro sito WordPress in funzione SEO. Dove inserire le parole chiave, come migliorare i contenuti e come implementare le buone pratiche on page. In definitiva, scopriremo come strutturare il nostro wp in chiave SEO e ciò ci consentirà di porre solide basi per portare aventi il piano di posizionamento in Google. Come ci fa capire Julio Raga (l’autore originario del post) è infatti inutile, anzi direi deleterio, portare avanti una strategia senza aver posto le fondamenta…sarebbe come iniziare a costruire un palazzo senza la struttura in cemento armato.
Perché l’ottimizzazione SEO di WordPress?
Questa guida l’ho voluta adattare a WordPress perché è la piattaforma più diffusa al mondo per la creazione di siti web, però i metodi di cui parlo in questa guida sono adattabili a qualunque piattaforma.
Come vedrai, ottimizzare un sito web in funzione dei motori di ricerca ingloba anche tantissimi aspetti che potremmo definire come non strettamente SEO (almeno ciò che i più immaginano sia la SEO) che però saranno fondamentali ai fini del posizionamento. Ragion per cui è giusto affermare che sempre più migliorare il nostro sito equivale a migliorare la nostra SEO.
Ma prima di cominciare ad implementare i consigli che stai per leggere in questa guida mi preme dirti che, ancor prima di sviluppare una strategia SEO, è fondamentale studiare e seguire gli influencer del settore al fine di evitare sin dall’inizio gli errori più comuni magari esponendo direttamente alla rete le proprie domande ed i propri dubbi.
Possiamo ora proseguire alla Guida per la ottimizzazione di un sito WordPress.
Titolo del sito
Il primo aspetto da tenere in contro per Wp è il titolo che vogliamo dare al nostro sito. Lo facciamo dal pannello “Impostazioni generali“:
E’ fondamentale inserire qui la keyword principale per la quale vogliamo posizionarci. In questo caso lo screenshot è preso dal nostro sito quindi noterete che la parola chiave è “Web Agency Salerno“. L’ideale sarebbe quello di inserire anche il brand anche perché suonerebbe più naturale. Per esempio quello della Coca Cola potrebbe essere “CocaCola, produttore di bevande“. E’ indifferente inserire prima la parola chiave o il brand, anche se secondo alcuni metter prima la parola chiave rafforzerebbe il potenziale di ricerca (ciò varrebbe anche per gli H1, H2 ecc…).
Perché è importante?
Perché facendo così faremmo si che il logo del nostro sito (quello che in questo sito trovate in alto a sinistra) tenga come attributo Alt la keyword principale e il brand. La presenza di questo logo con link praticamente in ogni pagina del sito darà alla parola chiave parecchia forza!
Posizionamento delle Parole Chiave
Come è noto, ancor prima di lavorare alla ottimizzazione SEO on page, dovremmo sapere su quali keyword dobbiamo lavorare per il nostro sito. Tali keyword devono essere uniche per ogni pagina, quindi la parola su cui ci concentriamo nella Home non sarà la stessa delle pagine di servizi o per esempio degli articoli del blog (ovvio!). Una strategia di keyword strutturata, lavora su parole chiave del settore tenendo presente il mercato, le query e le “spalma” nelle varie sezioni del sito.
Una volta che abbiamo le keyword dobbiamo quindi inserirle correttamente nelle loro pagine corrispondenti. In ogni pagina che vogliamo ottimizzare dovremmo inserirle in:
- Title. Che coincide con il titolo che diamo alla pagina wp o all’articolo.
- Meta description. Alcuni template hanno una sezione apposita nello stesso editor di scrittura, altrimenti viene preso di default l’inizio del testo.
- H1, H2 H3. L’H1 coincide con il titolo ma potrai inserirne altri anche nel testo. Mentre la struttura degli h2 ed h3 dovrai costruirla contestualmente al contenuto.
- Alt delle immagini. Ottimizza le proprietà anche delle immagini e soprattutto aggiungi il testo alt che è quello con cui Google capisce il contenuto di un contenuto multimediale.
- URL. Modificabile con WordPress
- Primo paragrafo. Ovvero la primissima parte del testo.
- Contenuti. Varie volte, e senza strafare. E’ fondamentale infatti scrivere testi diretti alle persone non ai bot, anche e soprattutto per non essere penalizzato per keyword stuffing.
Trucco: Per modificare le sezioni non modificabili direttamente con wp ti consiglio il plugin WordPress SEO by Yoast, che ti darà un grande aiuto per svolgere correttamente i “compiti”. Ma attenzione il semaforo verde di Yoast non è un buon indicatore SEO (se non sai di cosa sto parlando ti consiglio di provare il plugin!). Qui sotto l’esempio dell’utilizzo di Yoast per un articolo di questo blog.
Keyword relazionate, sinonimi e varianti
Se vuoi sviluppare una strategia davvero efficace ti consiglio di utilizzare nei contenuti anche parole chiave relazionate, sinonimi e varianti della keyword principale. Per esempio, se stiamo ottimizzando una pagina per la parola chiave “giacca da uomo” ci converrà inserire anche parole come “giacca da uomo sportiva“, “giacca da uomo zara” ecc…
Le parole chiave relazionate potremmo prenderle direttamente dai suggerimenti di Google o usare tool online appositi come keywordtool.io
Per quanto riguarda quindi le parole relazionate, l’ideale sarebbe inserirle anche nei tag h2 ed h3. Per esempio si potrebbe creare un paragrafo dedicato a “giacche da uomo sportive” o “giacche da uomo a quadri” ovviamente contestualizzando il tutto col contenuto del testo.
Ottimizzazione dei contenuti
Ora che abbiamo reso chiaro ai motori di ricerca l’argomento della nostra pagina, è ora di ottimizzare i contenuti. Sarà importante farlo non solo in funzione dei bot ma soprattutto in funzione degli utenti!
Ad ogni aggiornamento dell’algoritmo è sempre più importante nel fare SEO l’esperienza dei visitatori, quindi nostro obiettivo sarà quello di creare interesse al fine di aumentare il tempo di permanenza sul sito e diminuire il tasso di rimbalzo.
Per cui fondamentale è creare valore con contenuti di qualità. E ciò vuol dire non solo contenuti lunghi (anche se la lunghezza del testo è un sintomo della qualità) ma anche contenuti che generano determinati comportamenti dell’utente, siano testi, immagini, video o qualsiasi altra tipologia di informazioni si tratti.
Fai in modo che i tuoi contenuti rispondano ai seguenti requisiti:
Rispondi a domande
Quando stiamo cercando qualcosa in internet in realtà ci stiamo ponendo delle domande. Ciò che dobbiamo fare è immedesimarci nei nostri visitatori e rispondere con i nostri contenuti a queste domande. Per esempio se stiamo posizionando il sito di un idraulico, sarebbe utilissimo rispondere a domande riguardanti:
- Orari di attività
- Tariffe (magari comprese d’imposte)
- Telefono ed ogni riferimento dell’attività
- Indicazioni geografiche (se sono di Salerno non mi sarà molto utile chiamare un idraulico di Pordenone)
Fai attenzione al Copywriting
- Facilita la vita di chi ti legge
- Evita paragrafi lunghi e monotoni
- Usa colori, corsivi, grassetti e testi sottolineati
- Usa immagini e video laddove possibile
- Usa liste numeriche e puntate
Fai attenzione al Meta title e alla Meta description
Sono gli unici contenuti che l’utente vede dalle pagine dei motori di ricerca e quindi sono la tua unica arma per convincerli che le tue informazioni sono più utili di quelle dello snippet di sopra (o di sotto). Compilali rendendoti attraente ed inserisci una call to action tentando di rispondere a specifiche domande.
Una buona idea è quella di osservare gli stessi risultati in SERP dei concorrenti. Fai una ricerca per la tua keyword specifica e “lasciati ispirare”…ma non fare mai copia-incolla dei testi altrui! Infatti oltre ad essere poco professionale e poco giusto, è una pratica che Google depreca.
Inserisci il testo Alt per tutte le immagini
Come ho già ripetuto prima, questo è l’unico modo che ha Google per capire il contenuto di una immagine.
Usa i Tag H1, H2 ed H3 correttamente
I tag H1, H2, H3 devono usarsi correttamente per organizzare strutturalmente i contenuti, e non solo per ragioni estetiche. Servono infatti per organizzare i contenuti per paragrafi ed argomenti e pertanto devono avere una struttura logica. Per esempio, il primo da inserire dovrebbe essere un h1, all’interno del quale c’è un h2, in cui inserire poi gli h3 e così via. Non dobbiamo fare dei salti in questa struttura per esempio ponendo un h4 dopo un h2 senza alcun h3 di mezzo.
Un ottimo strumento per analizzare e studiare la struttura di testi onlone è browseo.net
Crea Link esterni
Fai in modo che i tuoi contenuti siano collegati con siti esterni (magari affermati ed autorevoli) che amplino ed apportino maggiori informazioni ed approfondimenti ai tuoi testi. Non creare link solo per creare link, fallo non solo contestualizzando il tutto, ma anche con l’intento di apportare reale valore per i tuoi utenti.
Fatti Social
Aggiungi (assolutamente!) i bottoni di share nei Social Network e targettizza la condivisione a seconda del Social con Yoast che ti permette di cambiare descrizione, titolo ed immagine a seconda di dove viene condiviso il post. I bottoni di condivisione di questo blog vengono dal plug in Shareaholic che consiglio vivamente.
Fai in modo che il visitatore prosegua navigando nel tuo sito
Una maniera di far si che l’utente continui a “consumare” i contenuti del tuo blog è quello di creare link interni verso altre pagine/articoli relazionati. Ciò lo puoi fare in due modi:
- A mano
- Usando plugin come WordPress Related post
Consiglio Video
Sempre a proposito di ottimizzazione SEO di Wp ho trovato molto utile questo video che vi raccomando. Sono 12 minuti in cui potrete avere qualche approfondimento in più e soprattutto in cui potrete vedere materialmente come metter mano ai vari elementi di cui parlo in questo articolo.
Conclusioni
Bene, se segui tutto ciò che è scritto in questa guida di ottimizzazione SEO in Wordpess avrai posto delle solide basi sui cui lavorare alla strategia per la tua attività. Ma prima di concludere voglio lasciare un ultimo consiglio: sii sempre onesto ed umano!
Mi spiego meglio. Quello che voglio dire è di non forzare nulla, non inserire per esempio keyword o sinonimi solo per “fare numero”, non inserire un testo Alt solo perché ha un alto tasso di ricerca. Probabilmente inizialmente non riuscirai a seguire tutte le indicazioni di questa guida, però è sempre preferibile apparire onesto e soprattutto naturale.
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Vincenzo Calicchio
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