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8 Errori SEO comuni che forse stai commettendo

Sempre più persone si avvicinano all'Ottimizzazione per i Motori di Ricerca come dilettanti ed ovviamente ciò finisce per dar vita ad una marea di errori SEO. Qui ne ho raccolti 8 tra i più comuni.

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8 Errori SEO comuni che forse stai commettendo

Vincenzo Calicchio No Comment


Senza dubbio la gente comincia ad essere cosciente che una buona strategia di SEO è fondamentale per lo sviluppo del proprio business e quindi sono sempre più coloro che si azzardano a intraprendere azioni per conto proprio. Ed è proprio in questi casi che avvengono i più comuni errori SEO commessi da principianti allo sbaraglio intenti ad applicare tecniche che non solo risultano inefficaci ma che spesso è volentieri sono in odore di penalizzazione.

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Ma prima di parlare di quali sono gli errori più comuni per un SEO, diamo una rapida ripassata ad alcuni termini basilari relazionati che possono esserci utili per capire a meglio l’articolo.

SEO. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è il processo con cui si punta a migliorare la visibilità di un progetto online nei risultati organici dei differenti motori di ricerca. Come fa Google a decidere quali pagine mostrare per prime? Tenendo presente oltre 200 fattori di posizionamento come ben riassunti da questo articolo.

SEM.  La pratica di pagare per annunci nei risultati dei motori di ricerca, il più noto strumento in questo senso è senza dubbio Google Adwords.

SEO ON PAGE. Ottimizzazione di una pagina web fatta sulla stessa pagina web, sia nei confronti dei motori di ricerca che per migliorare l’esperienza dell’utente. Questa ottimizzazione si centra sul codice di programmazione, l’architettura web, i contenuti ecc…naturalmente in questa fase incontriamo la maggioranza degli errori SEO più comuni.

SEO OFF PAGE. Azioni messe in pratica fuori dal sito web per migliorare il ranking nei motori di ricerca. Riassumendo consiste nel ricevere link (di qualità) da altri siti web e nel far si che i nostri contenuti vengano condivisi nei social network. Come ricevere questi link? Ciò è il compito della Link Building.

LINK BUILDING. Consiste nel far si che altre pagine web linkino alla pagina (o alle pagine) del nostro sito che ci interessano. Generalmente fare Link Building consiste nel conseguire link in cambio di qualcosa (denaro, prodotti, menzioni ecc…) ma ciò è solo la base, ci sono da tenere in conto tantissimi fattori.

Fate attenzione però. La Link Building è una pratica poco ben vista da Google in quanto è qualcosa di artificiale. G infatti non vuole che i link “appaiano” come naturali, bensì vuole che “siano” naturali! Se volessimo seguire tutte le leggi di Google non dovremmo fare Link Building, solo così realmente fuori da ogni possibilità di penalizzazione.

LINK BAITING. Consiste nel creare contenuti tanto buoni e tanto incredibili da far si che altri soggetti del web vogliamo linkare o condividerli nelle proprie reti. Ciò ovviamente è più facile a dirsi che a farsi! Forse potrà esserti utile questa mini guida al Marketing virale.

Qui passo un video di Matt Cutts a proposito di Link Building. Quali sono delle buone tecniche per conseguire link?

Dopo questo ripasso generale, andiamo a vedere ora quali sono gli errori più comuni sulla SEO (che sicuramente anche alcuni pseudo professionista stanno commettendo!).

Errori SEO comuni

1. Contenuti duplicati

Il re degli errori SEO è sicuramente il copiare parti di contenuti di altri siti web. Ciò non sono non aiuta nel raggiungimento del nostro obiettivo ma addirittura pregiudica il posizionamento SEO. Questo è comune specialmente in shop online dove si è soliti copiare direttamente le descrizioni dei prodotti del fabbricante o del fornitore. Ovviamente ciò fa male sia alla tua SEO che a quella del fornitore.

Il contenuto del tuo sito dev’essere originale ed unico, altrimenti il tuo sito potrebbe essere penalizzato. Naturalmente ciò vale per testi copiati da altri siti web, ma vale anche per contenuti duplicati all’interno stesso del tuo sito!

2. Non inviare a Google la tua Sitemap aggiornata

La Sitemap è un riassunto (o mappa) della struttura e dei contenuti del tuo sito. Quando la inviamo a Google tramite la Google Search Console stiamo aiutando Google ad indicizzare più rapidamente e meglio il nostro sito web.

Naturalmente la nostra sitemap dovrebbe contenere non solo le pagine del nostro portale, ma anche le immagini e qualsiasi altro tipo di elemento che vogliamo Google indicizzi. Se utilizzi wordpress tale compito viene svolto eccellentemente da plugin appositi, su tutti WordPress SEO by Yoast. Altrimenti puoi creare sitemap con strumenti online come questo.

3. Bloccare parti importanti del tuo sito con il file robots.txt

Ciò non è tra gli errori SEO più comuni in quanto solitamente i dilettanti non sono a conoscenza del file robots.txt. Questo è un file che si trova alla radice di un sito web ed indica a quali parti del tuo portale non vuoi che accedano i motori di ricerca. Normalmente si utilizza per evitare che Google indicizzi parti private o non importanti alla fine del business (come note legali o privacy policy).

Un errore molto comune è che il file robots indichi di bloccare tutto il sito web. Ed è solito proporsi perché chi ha sviluppato il sito ha bloccato i contenuti finché non fosse del tutto finalizzato il lavoro dimenticando però di eliminare la direttiva una volta terminato lo sviluppo.

Ovviamente la combinazione dell’errore 2 (mancato invio sitemap) con questo errore è catastrofica!

4. Non utilizzare il Google Webmaster Tools

Google Webmaster Tools è un servizio gratuito di Google per webmaster che, tra le altre cose, permette di:

  • Tenere sott’occhio lo stato di indicizzazione del sito.
  • Ottimizzare la visibilità.
  • Rendersi conto di qualsiasi tipo di problema.

Attraverso il Google webmaster tools saremo avvisati di qualsiasi problema o errore trovato durante l’indicizzazione del nostro sito: contenuti duplicati, meta description e meta title troppo lunghi, link rotti ecc…

5. Creare contenuti solo per riempire il sito

Creare contenuti unicamente per creare contenuti non solo consumerà una parte importante del tuo tempo, ma addirittura pregiudicherà il tuo posizionamento in quanto uno dei fattori di posizionamento che Google tiene in conto è il comportamento dell’utente, ragion per cui devi creare contenuti che siano effettivamente utili a chi arriva sul tuo sito, possibilmente tanto utili da indurre alla condivisione.

Se un utente arriva al tuo portale, legge tutto un articolo ed attraverso un link legge un altro articolo ancora e quindi rimane molto tempo nel sito, Google lo interpreta come sintomo che i tuoi contenuti siano effettivamente di qualità e ciò è oro colato per il posizionamento!

Se al contrario gli utenti arrivano sul nostro articolo e lo abbandonano dopo pochi secondi (ciò è visibile dal tasso di rimbalzo del sito), Google capisce che il contenuto è di scarsa qualità e non è ciò che il visitatore si aspettava. Questo è ovviamente è pessimo per il posizionamento.

6. Avere dei dead link

I link in un sito si possono dividere in:

  • Link interni. Link ad altre pagine del nostro stesso sito.
  • Link esterni. Link a pagine di altri siti.

Che si trattino di link interni o esterni, assicurati che il tuo sito web non contenga broken link (o dead link) e tanto meno i famosi errori 404. In quest’ultimo caso dovrai lavorare alle redirection 301 come ben consiglia questa guida.

Puoi comprovare che il tuo sito abbia errori 404 e dead link attraverso il Google Webmaster tools o anche tramite svariati strumenti free.

7. Ripetere troppe volte la keyword

Tale tecnica SEO è completamente passata di moda ed è nota come Keyword stuffing. Ed è forse l’errore SEO più diffuso tra i principianti allo sbaraglio. Si, bisogna utilizzare le keywords, ma in maniera assolutamente naturale e senza sovra-ottimizzare.

Invece di ripetere la parola chiave tantissime volte nell’articolo, utilizza quindi sinonimi e termini in qualche modo relazionati. Così facendo il tuo articolo sarà molto più leggibile e chiaro agli utenti ed inoltre sarà ottimizzato in maniera migliore per i motori di ricerca.

8. Non utilizzare link interni per i tuoi articoli

I tuoi articolo devono contenere link verso altri articoli del tuo stesso sito web, la risposta di ciò è sempre in riferimento a ciò che abbiamo detto prima sul tasso di rimbalzo.

Questi link interni, non solo sono utili per il lettore giacché può continuare ad informarsi ed approfondire l’argomento di cui sta leggendo, ma appunto fanno aumentare il tasso di permanenza nel sito. Quindi far si che i tuoi contenuti siano intrecciati tra loro, in maniera logica, rinforza (e non poco) il posizionamento del tuo sito.

Quali altri errori SEO comuni conosci che non sono presenti nell’articolo?

Senza dubbio ci sono ancora tantissimi errori SEO che potrebbero essere aggiunti alla lista, quindi se qualcuno lo consideri davvero importante e credi dovrebbe apparire sarei felice di leggerlo nel commenti e di aggiungerlo nell’articolo.

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    Vincenzo Calicchio

    Web Marketing Manager con focalizzazione su SEO, SEM, Inbound marketing e tutto ciò che gira intorno alla grande G di Google. Parlo Spagnolo ed Inglese e ad oggi vanto collaborazioni tra l’Italia, la Spagna e gli Stati Uniti. Tra i maggiori progetti ci sono quelli con la Software House “The Singular Factory” (Miami, USA), con il Cabildo (Governo insulare) di Fuerteventura (Isole Canarie, Spagna) ed il Venture Incubator 56CUBE (la mano verso il Sud della milanese "Digital Magics"). Inoltre lavoro con alcune tra le più grandi boutique del Centro-Sud Italia ed alcuni grossi gruppi del Nord. Con la mia Web Agency "Mia Nonna non lo capisce" collaboro a diversi progetti contribuendo alla strategia digitale ed al posizionamento in SERP di eCommerce, attività locali ed aziende di diversa grandezza e settore.

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