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Tag Archives: Rebranding

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Come la Porno Star Sasha Grey ha rimosso migliaia di “Cock” dai risultati della ricerca Google

Vincenzo Calicchio No Comments



Sasha Grey è una delle pornostar più note di questo secolo. È conosciuta in tutto il mondo ed in totale  ha preso parte durante la sua fortunata carriera nel porno a 321 film, inoltre innumerevoli sono i video da protagonista nelle piattaforme erotiche di tutto il globo.

Se, però, googolate il suo nome, sarà difficile trovare una sola foto di lei nuda. Invece, troverete le sue foto dopo essersi reinventata come intrattenitrice, scrittrice e D.J. Com’è possibile ciò? Si tratta di una complessa operazione di Rebranding (argomento di cui ho già parlato in questo blog a proposito di Essena O’Neill la star di Instagram “pentita”) Per spiegarlo al meglio ho tradotto ed integrato col caso delle search in Europa questo articolo di Zara Stone in The Hustle.

La prima pagina della ricerca Google sulla Grey è davvero pulita; troverete la sua pagina Facebook, il suo account Twitter e link ai suoi scritti. Questo accade per le ricerche fatte negli USA, e più o meno lo stesso accade per le ricerche in Italia in cui la ricerca web fornisce questa SERP in cui solo 3 risultati su 10 fanno riferimento a portali dal contenuto erotico.

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Query: Sasha Grey (i risultati in Italia)

Per quanto riguarda la ricerca per immagini, invece, il risultato è lo stesso che si ha negli Stati Uniti, infatti non appare neanche una foto dal contenuto esplicito (come ci aspetteremmo).

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“Sasha Grey” in Google Immagini

Dove sono le migliaia di “cock” che vi aspettereste di vedere?

Benvenuti nel mondo della gestione della reputazione digitale, imprese che curano l’immagine di celebrità e compagnie affinché siano tirate perfettamente a lucido. Le compagnie infatti, oggi più che mai, vivono e muoiono della loro reputazione laddove nella società odierna è sottinteso “reputazione digitale”.

Un esempio? Ciò che emerge dalla ricerca Google su qualcuno ha un grande impatto sul farsene un’idea. Può farvi decidere se assumerlo oppure se prenderne le distanze.

Sasha Grey si è ritirata dal porno nel 2011 ed ha pubblicamente dichiarato di essere concentrata sulla musica e la recitazione. Ha avuto alcuni successi con delle arthouse ed ha uno spazio D.J., ma nulla di abbastanza ecletatante da eclissare la sua carriera precedente.

Come ha fatto a rifarsi una reputazione online?

La Stone nella scrittura dell’articolo ha avuto bisogno di parlarne con degli esperti, quindi si è rivolta a Michael Fertik, CEO di Reputation.com, azienda che dal 2006 ha accumulato 67.25 milioni di dollari (dati Crunchbase).

“Fertik non batte ciglio quando gli chiedo di guardare ai risultati di Google immagini per Sasha Grey sul mio computer. Comprensibilmente, assume che si tratti di porno hardcore. Ci siamo sistemati in una strada secondaria di Palo Alto, dove sono nate varie compagnie tra cui HP, Palantir, e Waze.”

L’osservazione iniziale di Fertik è che non ci sono tante “immagini erotiche per una persona che ha girato tanto porno quanto lei.” Abbiamo scrollato in basso, oltrepassando pose sensuali e ritratti che sarebbero perfetti per dei libri da mettere in mostra (quelli adatti a tutti).

E se nella ricerca si includesse la parola “Cock”?

Stavolta, tutti i risultati sono materiali espliciti, ed effettivamente è quello che ci aspettiamo.

Nel 2012, Google ha cambiato il suo algoritmo per la ricerca di immagini. Precedentemente, il filtro SafeSearch avrebbe agito su ogni elemento esplicito. Sarebbe stato necessario disattivarlo per visualizzare i contenuti per adulti.

Ora non è più necessario.

Ora basta usare appositamente parole come “porno”, “cock” o “xxx” insieme ai nomi delle persone per visualizzare le immagini correlate. Questo è necessario anche googolando le più famose pornostar del mondo.

“Non stiamo più censurando i contenuti per adulti, vogliamo mostrare agli utenti esattamente ciò che cercano, il nostro scopo non è comunque mostrare contenuti sessualmente espliciti, a meno che un utente non stia specificamente cercando quelli. Se state cercando contenuti per adulti, potete trovarli senza modificare le impostazioni predefinite, basterà essere più espliciti nella ricerca.” Google

Per ricerche fatte in Italia (ed in Italiano) i risultati sono gli stessi. La SERP cambia del tutto includendo unicamente risultati riconducibili a siti hard, così come cambia anche ciò che G ci propone in Google immagini.

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Risultati per “sasha grey cock” in Ricerca Web

 

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Risultati per “sasha grey cock” in Google Immagini

Cosa succede negli altri Motori di Ricerca?

Cercando su Bing e DuckDuckGo, i risultati non sono stati poi così diversi.

Bing

I risultati per la query “sasha grey” sono dello stesso stile di quanto abbiamo visto già in Google sia per quanto riguarda la ricerca web che per immagini.

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Query “sasha grey” in Bing

 

sasha grey in immagini di bing

Questo quello che succede nella ricerca per immagini.

E’ da notare che, contrariamente a Google, Bing applica di default il filtro alle immagini dal contenuto erotico. Tale filtro è facilmente disattivabile.

filtro-contenuti-bing

DuckDuckGo 

In quest’altro motore di ricerca accade lo stesso che per Bing.

E se cercassimo altre Star dell’eros?

L’articolo di The Hustle prende come riferimento alcune delle più note stelle porno del momento, Riley Reid e Abigaile Johnson.

La prima pagina dei risultati Google di Reid presentava link a XVideos, Pornhub, e RedTube. Le sue immagini erano decentemente pulite, con solo alcuni elementi a luci rosse nelle prime 10 righe. Tutte le sue immagini su Bing, invece, erano a luci rosse.

La prima pagina dei risultati di Johnson dava su XXX, Pornhub, ed XVideos. Nel caso pensaste che mi stia riferendo solo a “nuove” pornostar, Johnson si è ritirata due anni fa ed i suoi risultati sono comunque a luci rosse. Anche le sue immagini su Bing sono pornografiche.

Lo stesso accade per le ricerche fatte in Italia.

Com’è stato possibile per Sasha Grey fare questo enorme lavoro di pulizia?

Ci sono una serie di operazioni da fare, spiega Fertik.

“Potete iniziare reclamando lo status del vostro nome. Questo include Twitter, Facebook, Medium, un dominio ed un blog.”

Il trucco è non eliminare da internet i risultati che volete nascondere. Tutto sta nello spingerli abbastanza a fondo in modo che non compaiano nella prima pagina di Google. Una ricerca ha dimostrato che il 91% delle persone non va mai oltre pagina uno.

Bisogna inondare internet con nuove “novità”. Creare un account Tumblr o LinkedIn. Registrarsi su TANTI social network, anche quelli non usuali. Fare in modo che le persone si colleghino ai nuovi contenuti “puliti”. Scrivere blog come guest (La Grey lo ha fatto su Huffington Post) ecc…

Questo aiuterà a mandare a fondo tutti i “vecchi” contenuti, spostandoli nella seconda pagina.

Come ha (probabilmente) agito Sasha Grey per le ricerche in Europa: il Diritto all’Oblio

Non tutti sanno che dal 2014 in Europa è attiva la Legge per quanto riguarda il Diritto all’Oblio nel Web (C-131/12, 13 maggio 2014) che impone a Google (ed agli altri motori di ricerca) la de-indicizzazione per chiunque faccia richiesta di rimozione dei link dalle SERP per le pagine web che contengono il proprio nome.

Quindi per il territorio Europeo, con ogni probabilità, l’ex pornostar ha potuto far riferimento a questa norma e quindi non ha dovuto far altro che compilare questo modulo e seguire le indicazioni. Ecco cosa appare alla fine dello scroll della ricerca per immagini:

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Negli USA invece non esiste una legge del genere, quindi un caso come questo dev’essere trattato da dei professionisti. Si tratta effettivamente di SEO alla rovescia, si ottimizza non per essere trovati, ma per NON essere trovati.

Conclusioni

Prima di concludere l’articolo mi preme di condividere con voi solo un consiglio… Internet è per sempre, quindi pensate prima di twittare, di postare, di condividere una foto o un qualsiasi status di un qualsiasi social. .

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    Translator: Valerio Graziano

     

    essena oneill instagram

    Essena O’Neill: la “Conversione” della Star di Instagram

    Vincenzo Calicchio No Comments



    Come probabilmente avrete già capito se seguite questo blog, Instagram non mi è per niente simpatico! Dopo aver scritto della fotografa Thailandese che ne mette in mostra il lato oscuro oggi, prendendo spunto da un articolo di Yorokobu, vi parlo di Essena O’Neill… la creatura made in Instagram ora “redenta”.

    Tutto ciò che appare in Instagram è falso! Ogni commento, ogni “cuoricino” è falso. Tutti i sorrisi sono forzati, le pose sexy sono studiate ed il look tra il casual ed il vintage dei “Selfisti” è frutto di ore ed ore di prove ed allenamento. A dirlo non solo solo Io, ma anche Essena O’Neill, ex stella di Instagram che da qualche settimana si è trasformata nel primo nemico della falsità di questo Social Network.

    Il 27 Ottobre scorso 2015, la O’Neill ha ribattezzato il suo profilo Instagram in Social Media is not real life, ha cancellato 2000 foto “che non avevano altro proposito che la promozione” ed ha modificato il resto offrendo una descrizione più realista del tutto. Aveva mezzo milione di seguaci ed ora profilo risulta non più esistente.

    La “Redenzione” di Essena o’Neill

    essena oneill

    La “Conversione” di Essena O’Neill

    In una delle foto della conversione la O’Neill appare in una doppia foto con un vestito bianco, in una mostra un sorriso privo di ogni preoccupazione e nell’altra si aggiusta i capelli mentre è sul bordo di un laghetto. “Non ho pagato per questo vestito, mi faccio un numero interminabile di foto tentando di essere sexy per Instagram. Questo processo mi fa sentire incredibilmente sola”.

    modella instagram

    La “Conversione” della modella di Instagram

    In quest’altra foto la modella riposa in una spiaggia paradisiaca guardando distrattamente il telo da mare e scrive “Non avrei mangiato quel giorno. Avrei urlato contro mia sorella minore affinché continuasse a farmi foto fino a farmene una di cui sentirmi orgogliosa”.

    La modella redenta, oramai sulla via di Damasco, descrive tutte le sue foto con messaggi degni del miglior Osho e di auto-realizzazione. Poemi che parlano della società dei consumi e dei social network. Come contro-risposta ad ogni nuovo post si sono accumulati decine di migliaia di like e commenti.

    essena instagram

    Essena assicura però che non vuole rientrare nel vortice di Instagram, e per provarlo non trova altro modo di pubblicare altre foto mezza nuda e commenti strappa like. Non gli interessa sapere cosa pensano gli altri delle sue foto quindi non va a leggere i commenti (dice). Poi ha cominciato a lasciare alla fine di ogni messaggio un link a questo sito: letsbegamechangers.com

    “Ero circondata da tanta ricchezza, fama, potere, eppure mi sentivo tanto miserabile…sono una ragazza che aveva tutto e voglio dirti una cosa” assicura guardando la camera con gli occhi lacrimosi “Avere tutto nei social media non significa nulla nella vita reale”

    Lasciare i Social Network? Nulla di nuovo

    Abbandonare i social network nel proprio punto di massima fama non è nulla di nuovo. Ci sono già tantissimi casi ed articoli che parlano di questa tendenza, seppur minimale, come ad esempio questo del Newyorker: Leaving Facebookinstan di Steve Coll.

    In articoli come questo si parla di una tendenza globale (l’articolo è del 2012) di abbandono dei social network. Oggi, a tre anni di distanza, possiamo affermare che si sbagliavano. Anzi, si sbagliavano alla grande!

    Il motivo di ciò è leggibile in una particolarità specifica delle reti sociali. Quando disinstalli un app, quando smetti di leggere un libro o abbandoni una serie tv, semplicemente lo fai. Non ti piace e li lasci. Semplice no? Quando abbandoni un social non è così. Dovrai spiegare a tutto il mondo il tuo comportamento, le tue sensazioni e difenderti di fronte a chi non vuole capire.

    La O’Neill ha quindi creato un blog per spiegare perché ha cambiato il suo modo di percepire Instagram, ed ha postato alcuni video per spiegarlo faccia a faccia. Le sue argomentazioni sono le stesse di quelli che volevano lasciare Facebook anni fa.

    “Godere della vita reale”. “Uscire fuori e parlare con le persone”. “I social network sono falsi”. Affermazioni come queste vengono poste come dei dogmi, come se essere disconnessi garantisse una vita piena e soddisfacente. Ovviamente i suoi video ed i suoi post sono diventati virali.

    Essena O’Neill ha lasciato Instagram. Al momento della chiusura dell’account aveva 800 mila seguaci e nella descrizione invitava a seguire il suo nuovo sito dove non ci sono solo immagini o video ma anche testi “Affinché la gente comprenda che siamo qualcosa di più di semplici immagini”.

    Conclusioni

    Personalmente non credo nella redenzione di Essena, non penso che all’improvviso abbia visto la luce ed abbia cominciato a seguirla. “Voglio creare magliette per questo movimento” dice alla fine di uno dei suoi video, e poi “Ho bisogno di soldi per vivere e mangiare. Se i miei video ti hanno fatto pensare offrimi quello che pensi valgano”.

    A mio parere siamo avanti ad un caso di Rebranding, sicuramente uno dei più riusciti di tutto il web. E’ altrettanto probabile che la modella australiana abbia fiutato che Instagram alla fine non porta così tanti guadagni e che le centinaia di migliaia di follower non facevano altro che appagare la sua vanità. Meglio gestire un blog, magari con eCommerce compreso ed utenti ultrafidelizzati (che vedono in te un ideale), magari con tantissime visite in meno ma magari anche con un tasso di conversione più alto.

    Un po di domande per te

    Ora ti faccio tre domande, solo tre a cui sarei ben felice di conoscere le tue risposte:

    1. Cosa pensi di Instagram?
    2. Lo ritieni effettivamente utile per il Business?
    3. Pensi abbia fatto bene Essena a compiere questo gesto?

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