Tra le tante leggende che girano per il web ce ne sono tantissime che riguardano il web marketing, e tra queste le maggiori senza dubbio riguardano l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Alcune (come spesso capita) hanno finito per diventare reali per il senso comune…ma non per Google! Quindi per prevenire errori, sia a livello strategico che tecnico, ho deciso di tradurre questo articolo di Luis Román a proposito delle più note bufale sulla SEO a cui non bisogna mai credere.
Il perché di queste bufale sulla SEO
La SEO è una disciplina lenta, che costa molto lavoro e pazienza. E ciò va contro la filosofia di molte imprese (per fortuna non tutte) e di monti clienti che invece vogliono risultati immediati e che sono a rischio di frustrazione in mancanza di quest’ultimi.
Molto probabilmente è per questa ragione che molti consulenti vendono queste bugie che, oltre tutto, non potranno compiere.
Quindi dopo aver già scritto a proposito dei più comuni errori SEO, in questo articolo ho deciso di racchiudere le più conosciute bufale ed ho ovviamente spiegato il relativo motivo per cui non bisogna crederle.
#1 E’ possibile essere tra i primi 10 risultati di Google con poco sforzo
La realtà è che un sito deve superare diversi milioni di altri risultati in SERP, ragion per cui capirete cosa significhi realmente posizionarsi in prima di pagina di Google. E’ qualcosa che si raggiunge solo con moltissimo sforzo e lavoro duro.
Tanto per fare alcuni esempi vi passo il numero di concorrenti che ha la keyword “voli low cost”
Si dirà…“Si ma è una keyword super ricercata!”. Beh ecco invece i numeri delle risposte per una keyword a carattere locale come “pizzerie salerno”.
Per completezza di informazioni devo aggiungere che alla competizione nei risultati organici, c’è anche quelli coi risultati a pagamento (sempre posizionati in alto) e coi risultati della table di Google My Business (per quanto riguarda i le query a carattere locale). A proposito di quest’ultimo punto di consiglio la lettura del seguente articolo:
Ovviamente non tutti i risultati corrispondono ad un concorrente dal punto di vista corporativo, ma rendono bene l’idea di quanto interesse ci sia dietro al posizionamento per ogni parola chiave
#2 Il posizionamento SEO in prima pagina è garantito
Questa affermazione è la regina delle bufale sui motori di ricerca. Chiunque vi dica questa frase è un venditore di fumo… se fate ancora in tempo allontanatevi!
Nessun consulente SEO degno di tal nome vi dirà mai questa frase giacché il posizionamento non è mai garantito. Naturalmente nemmeno gli stessi impiegati di Google possono farlo!
Pensateci solo un attimo…potete ottimizzare il sito nella maniera più perfetta (l’orrore grammaticale è voluto!) e potrete attuare la migliore strategia offline, ma se al mondo ci sono almeno 10 persone che lo fanno meglio di voi allora non sarete mai in prima pagina. Non sto qui a farvi notare che nessun consulente SEO al mondo può sapere quante persone al mondo stanno effettivamente lavorando per quella keyword in quell’istante…almeno non può saperlo con certezza ma può solo farne una stima.
#3 La SEO è un attività low cost
La SEO, quando è ben fatta, necessita di molte ore di lavoro ed ovviamente quando si contrattano i servizi di un consulente bisogna previamente accordarsi sui costi orari e le relative ore di lavoro stimate utili per il posizionamento.
Lavorare sui motori di ricerca non è economico essenzialmente per due ragioni:
- La semplice ottimizzazione del sito ha bisogno di molte ore di lavoro (poi è chiaro, dipende dal sito)
- Non è un lavoro una tantum. C’è continuamente bisogno di ottimizzare, creare contenuti e verificare risultati.
#4 In due mesi possiamo arrivare in prima pagina di Google
Come già detto prima la SEO è un lavoro continuo. Sono necessari come minimo sei mesi di modifiche, aggiustamenti, aggiornamenti, presenza sui social network, creazione di contenuti ecc…
Lasciare il lavoro su un progetto web, anche solo per un periodo di tempo, può essere deleterio ed avere ripercussioni immediate sull’intero business. Una regola è fondamentale per ciò che riguarda la SEO: la continuità!
#5 Nel fare SEO non c’è bisogno di continuità
Questa bufala è diretta conseguenza della precedente. In molti pensano “Una volta arrivati al posizionamento non c’è da fare più nulla”.
Tale affermazione è assolutamente sbagliata per due motivi:
- Oramai fare SEO non vuol dire solo arrivare in prima pagina, ma significa arrivare a mantenere un certo livello di conversioni (se sei in prima posizione ma non hai contatti o clienti allora vuol dire che c’è un problema grave nella strategia)
- Le posizioni così come si sono conquistare si possono perdere qualora non si faccia un adeguata manutenzione, non si facciano migliorie e non si creino contenuti in maniera continua.
#6 Quante più parole chiave utilizzi più hai possibilità di posizionarti
Un altra grande bufala sulla SEO è legata all’utilizzo delle keyword. Non solo riempire il tuo sito di parole chiave non ti aiuterà a raggiungere le prime posizioni ma addirittura ti metterà in odore di penalizzazione. Infatti questa pratica andava bene per strategie attuate nei primi anni del 2000 non certo dopo gli aggiornamenti di algoritmo che ci sono stati negli ultimi anni. Il riempire di keyword una pagina web (in gergo Keyword Stuffing) è una pratica che Google aberra, ragion per cui è una pratica da cui tenersi lontano!
E’ molto meglio optare per un numero ridotto di parole chiave, inserirle nei “posti giusti” del sito e soprattutto incorporarle ai contenuti senza forzature ed in maniera del tutto spontanea.
Ovviamente è conveniente prendere in considerazione anche le keyword cosiddette Long Tail in quanto apportano:
- Meno competizione
- Traffico di maggiore qualità e più targettizzato
- Possibilità di apparire in SERP specifiche
Come già spiego in questo articolo “Open” sulle più comuni domande e risposte sulla SEO, le keyword long tail sono parole chiave caratterizzate da un più basso volume di ricerca, una minor concorrenza ma una maggiore targettizzazione quindi un maggior interesse.
#7 Le imprese che offrono servizi di SEO conoscono alla perfezione l’algoritmo di Google
Questa è senza dubbio la più grande bugia sulla SEO… come se fosse plausibile che Google condividesse con le agenzie i dettagli del suo algoritmo!
Che cos’è un algoritmo?
E’ un insieme di istruzioni e regole predefinite, in pratica è una formula. Tutte le risposte che da un motore di ricerca vengono ricercate mediante questo algoritmo. Tale formula ovviamente nessuno la conosce, è un segreto e penso anche in Google siano in ben pochi ad averne notizie certe.
Quello che si può arrivare a conoscere sono solo alcuni fattori (circa 200) che influiscono direttamente o indirettamente sul posizionamento.
Tutti questi fattori sono conosciuti non certo per gentile concessione di Google ma per le ore ed ore trascorse da professionisti e consulenti a fare prove, errori ed a condividere le informazioni ricevute con il resto della comunità.
Hai trovato interessante questo articolo? Se si, dacci forza e coraggio…condividi ed iscriviti alla nostra newsletter!