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Tag Archives: Marketing Virale

cosa è il digital marketing

Cosa è il Digital Marketing e come raggiungere i propri obiettivi

Giovanni Passaro No Comments

Quando parliamo di internet advertising, ci si apre davanti un mondo complesso e pieno di infinite possibilità (diciamo che in generale le possibilità per spendere soldi sono infinite), non sempre di immediata comprensione per i non addetti ai lavori. Ragion per cui ho deciso di scrivere questa guida su che cosa è il Digital Marketing.

A chi mi domanda perché dovrebbe fare internet advertising, o meglio perché dovrebbe preferire spendere i suoi soldi sullo schermo di un computer piuttosto che su un media più tradizionale (pensiamo al volantinaggio, alle affissioni, alla radio, alla tv, ai cartelloni pubblicitari…), di solito fornisco quattro semplici motivazioni, in grado di convincere anche i più scettici:

Il Marketing Digitale, a differenza della pubblicità attraverso media tradizionali, ti fornisce:

  • Una altissima possibilità di targettizzazione;
  • La possibilità di personalizzare la comunicazione, a seconda della persona alla quale stai parlando (pensiamo, ad esempio, alle possibilità offerte dal remarketing);
  • La possibilità di misurare le campagne e l’investimeno in tempo reale ed in maniera precisa e puntuale: so dove sto spendendo e quali sono i risultati che sto portando, quale è il mio ROI, le mie visite, le mie vendite, ecc, il tutto monitorato in tempo reale;
  • Alta possibilità di fidelizzazione dei Clienti;
  • Possibilità di modifica ed adattamento delle campagne in corso: se mi accorgo che qualcosa nella comunicazione non va, o che non sto spendendo in maniera ottimale, posso cambiare in pochi minuti.
  • Una schiera vastissima di Canali di comunicazione, da Google a Facebook, a WhatsApp ad altri innumerevoli canali e tool professionali o meno, a pagamento o meno…

Convincere i più scettici non è un esercizio facile, per questo solitamente fornisco esempi pratici, per far capire che le belle parole dette sopra, hanno anche un significato concreto.

Andiamo quindi ad analizzare, nella pratica, il significato di ognuno dei vantaggi dell’internet advertising

Cosa è il Digital Marketing? E’ Targettizzazione!

cosa e il digital advertising

Esempio di scelta del pubblico target per una campagna pubblicitaria su Facebook

Immedesimiamoci, ad esempio, in un rivenditore di scarpe da calcetto, che voglia strutturare la propria campagna pubblicitaria rivolgendosi soltanto ad un pubblico estremamente preciso e geolocalizzato. In questo caso, facendo internet advertising utilizzando Facebook, è possibile ottenere una precisione estrema!

Nell’esempio riportato, per come è stata strutturata la campagna, andremo a mostrare il nostro messaggio solo e soltanto ad utenti residenti in determinati comuni (es. Agropoli, Benevento, Napoli e Salerno), con la possibilità di escludere aree specifiche (nell’esempio abbiamo escluso Avellino). Inoltre il target è raffinato scegliendo l’età del nostro target (dai 18 ai 42 anni per questo esempio), il genere (in questo caso soltanto uomini) ed addirittura gli interessi (adesempio gli amanti del calciotto, del calcio a 5, del calcetto con gli amici ecc.). Capite che, andando a parlare solamente a questo target cosi specifico, abbiamo molte più possibilità di andarci a rivolgere ad un pubblico che è davvero interessato al nostro annuncio, e non disperdere il nostro budget pubblicitario verso un pubblico di persone che il calcetto non sa neanche cosa sia.

Possibilità di personalizzazione della comunicazione

Avete presente quando cercate, ad esempio, un albergo in una città nella quale vorreste andare, ma non effettuate la prenotazione in quel momento, e nei giorni successivi venite “colpiti” da messaggi pubblicitari che vi propongono di prenotare un albergo, proprio nella città che vorreste visitare, e proprio per i giorni in cui avete bisogno albergo?Bene, questo è il remarketing, e potreste trarne vantaggi anche voi da questo tipo di strumento. Il remarketing in ambito internet advertising consente, nella sua forma più semplice, di capire quale  sia l’interesse specifico di una persona attraverso la sua navigazione, ed è in grado di proporre un messaggio mirato proprio a quella stessa persona.

cose il digital advertising

Un esempio di remarketing, dove viene mostrato l’annuncio dello stesso hotel che avevamo cercato in precedenza, su diversi siti internet

Inoltre il Digital Marketing offre molte ulteriori possibilità di personalizzazione del messaggio, sfruttando anche i criteridi targettizzazione mostrati nel punto precedente (ad esempio, agli uomini mostro un messaggio alle donne un altro, con minori di 30 anni insisto su un messaggio, diverso da coloro che hanno un’altra fascia di età, con coloro che abitano in una città uso un tipo di comunicazione diversa da quelli che abitano in un’altra città).

Possibilità di misurare le campagne in tempo reale

L’internet advertising ti da la possibilità, in qualsiasi momento, di conoscere quanto stai spendendo, come lo stai spendendo, e quali risultati ti stai portando a casa. Grazie alle avanzate dashboard messe a disposizione dai vari Facebook e Adwords e da tutti gli altri grandi player, è possibile capire praticamente già dopo pochi giorni come sta performando una campagna, se si sta spendendo nel modo giusto, o se bisogna adottare qualche accorgimento per raggiungere risultati migliori.

Prendiamo invece, ad esempio, una campagna pubblicitaria acquistando una inserzione su un giornale locale stampato. Sappiamo quanto spendiamo, ma abbiamo soltanto una vaga idea su quante persone effettivamente vedranno il nostro annuncio, e soprattutto su chi siano questi utenti e quali siano le loro caratteristiche. Ma la cosa a mio avviso più grave, è che non è davvero difficile sapere con precisione quali sono i ritorni dei soldi spesi su quel mezzo.

L’internet advertising, risolve tutto ciò, vediamo un esempio.

digital advertising cosa è

Un esempio dei dati per monitorare le campagne di internet advertising

In questo caso, come vediamo, sappiamo con precisione quante e quali persone abbiamo raggiunto nel periodo di tempo selezionato (nel nostro specifico caso, oltre 10.000), quanto abbiamo speso (40€) , e quali sono stati i nostri risultati raggiunti, ad esempio e-mail raccolte, vendite ecc (nel nostro caso, 7, con un costo unitario di 5,72€).

Naturalmente questo è soltanto un esempio ma Facebook, Adwords e tutte le altre maggiori piattaforme di internet advertising offrono la possibilità di analisi di dati molto più dettagliate rispetto a questa.

Possibilità di modifica ed adattamento delle campagne in corso

Proprio grazie alla mole di dati ai quali abbiamo accesso in tempo reale possiamo, una volta avviata una campagna, capire con estrema precisione cosa sta performando bene e cosa sta performando male, e procedere con quella fase che viene chiamata ottimizzazione delle campagne, andando a prendere tutti quegli accorgimenti necessari per migliorare i risultati ottenibili dalle nostre campagne di internet advertising .Cosi, ci accorgeremo che magari un tipo di annuncio funziona megliocdi un altro, che un messaggio è più o meno incisivo, che un target non funziona bene come invece ci aspettavamo, o che ad esempio la pubblicità sui cellulari funziona meglio di quella sui computer fissi.

Per agire su queste leve, ed ottenere auspicabili ritorni da quello che spendiamo in pubblicità, grazie all’internet advertising è possibile prendere i giusti correttivi, semplicemente con qualche click e con l’aiuto di esperti del settore, in grado di ottimizzare il vostro ritorno sullo speso.

 

brasile-senza-whatsapp

Brasile senza WhatsApp: ecco cosa è successo

Vincenzo Calicchio No Comments



Brasile, 17 Dicembre 2015. E’ il giorno del Brasile senza Whatsapp, nel giro di qualche ora la popolare app smette di funzionare nel più grande paese dell’America latina. Scatta il panico tra i 100 milioni di utenti brasiliani in permanente connessione tra loro attraverso gruppi e conversazioni che ciascuno gestisce nella sua vita parallela.

E’ vero si, che ci sono altri modi per comunicare ed altri social network in cui fare rete, il tasso di penetrazione tra la popolazione e soprattutto il tasso di utilizzo di Whatsapp non raggiungono nessun altra rete sociale. L’evento è stato di una portata grandissima non sono per le ripercussioni tecnologiche, ma anche per quelle sociologiche.

brasile-senza-whatsapp

“Senza Whatsapp? Senti il fantasma del comunismo…”

Più di 100 milioni di anime in pena si svegliano in una specie di Blade Runner tropicale senza realmente capire il perché di una decisione di un giudice che ha spento la loro principale fonte di alimentazione virtuale.

brasile-senza-whatsapp

“Che belli questi omaggi al Brasile senza Whatsapp #PrayForWhatsapp”

Però il giudice di un tribunale di provincia, dello stato di San Paolo, si dimostra inflessibile nella sua determinazione a far da spalle alle grandi compagnie telefoniche, che scontano perdite milionarie dal momento in cui Whatsapp ha introdotto le chiamate gratuite.

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“Brasile senza Whatsapp per 48 ore a partire da Mezzanotte”

Incluso il fondatore di Facebook, Mark Zuckemberg, interrompe il suo idillio da neo papà per indignarsi per il blocco “Oggi è un giorno triste per il Brasile” afferma dal suo profilo “Stiamo lavorando duro per correggere questa situazione”.

brasile-senza-whatsapp

Poche ore dopo (ore in cui si registra un esodo massivo verso Telegram), Whatsapp viene ristabilito grazie ad un altra decisione di un altro giudice che annulla la precedente.

Nel frattempo, migliaia e migliaia di meme hanno invaso i Social Network. Il proverbiale senso dell’humor dei brasiliani non poteva mancare avanti ad una ecatombe virtuale di queste dimensioni, una piaga biblica 2.0 che quasi ha messo in ginocchio l’allegria nazionale del Brasile.

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“Oggi la gente sarà costretta a guardarsi negli occhi, a parlare nelle ascensori, gli automobilisti non potranno commettere barbarie mentre guidano ed allo stesso tempo digitano, e la circolazione dei pedoni ne guadagnerà in velocità. Mal che vada ci renderemo conto che ci siamo convertiti in Robot e che stiamo perdendo un po di quella che è nota come Umanità” Scherzava (mica tanto) un utente.

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“Whatsapp è tanto Brasiliano che non ha scontato neanche la metà della pena!” scherzava un altro alludendo agli scandali di corruzione che hanno coinvolto il paese in un contesto di impunità generalizzata.

 

brasile-senza-whatsapp

“Tornando ad usare Bip al posto di Whatsapp”

L’incubo tecnologico tecnologico dell’anno è finito senza vittime. Il Brasile ha ricominciato a comunicare e fraternizzare compulsivamente in questa settimana pre-natalizia. Tutto torna alla normalità…però rimane la sensazione che i contenuti dei meme sono scherzi si, ma fino ad un certo punto!

brasile-senza-whatsapp

“Io senza Whatsapp”

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    Fonte: Yorokobu
    assoluzione erri de luca

    Assoluzione Erri De Luca: come ha reagito la Rete

    Vincenzo Calicchio No Comments



    Ne sono convinto, nelle ultime ore chiunque di voi abbia dato un occhiata nei Social ha notato che tutti (ma proprio tutti) hanno condiviso contenuti a proposito dell‘assoluzione di Erri De Luca in merito al processo per le sue dichiarazioni sulla TAV. Che si tratti di un articolo, una foto con citazione o una foto con Erri nel giro di pochi minuti tutti gli utenti della Rete hanno saputo la notizia. 

    Sono molto incuriosito ogni qualvolta c’è un effetto di Marketing Virale ed amo studiare come la rete reagisce in merito a notizie di questo tipo, diciamoci la verità tutta Italia è stata ben felice di gridare al mondo la tanto attesa notizia e ciò ha finito per creare un effetto virale come pochi nella storia (del Bel Paese intendo).

    Da buon appassionato di web e Social Media la prima cosa che ho fatto è utilizzare alcuni strumenti per verificare cosa (e come) è effettivamente successo. Ragion per cui vi condivido quest’analisi delle reazioni del Web.

    Come ha reagito la Rete in merito all’assoluzione di Erri De Luca?

    La prima cosa che ho fatto è stato vedere come hanno reagito le persone utilizzando Google Trends ed ho notato che precisamente alle 12:52 di oggi (19 Ottobre 2015) la notizia ha cominciato ad essere virale mentre vediamo il picco massimo della curva alle 13:24. In questa mezz’ora tantissimi italiani hanno effettuato una mole enorme di ricerche per avere informazioni in merito alla notizia. Ma per essere più chiari mi sembra giusto spiegare…

    assoluzione erri de luca

    Che cos’è Google Trends?

    Google Trends è un tool dell’Universo Google che permette di conoscere dati in merito alle ricerche effettuate sul più famoso Motore di ricerca al Mondo dagli utenti del Web. Le query possono essere facilmente targettizzate per:

    • Paese
    • Data ed orario
    • Categoria
    • Piattaforma di ricerca (ricerca Google, Immagini, YouTube, Google News ecc…

    Nell’analisi fatta a proposito dell’assoluzione di Erri De Luca ho filtrato per “tutto il mondo” ed “ultimo giorno”. Inoltre è utile sapere come leggere la linea che si vede nel grafico, ovvero:

    I numeri rappresentano gli interessi di ricerca rispetto al punto più alto del grafico. Se il 10% massimo delle ricerche per una regione e un periodo di tempo determinati riguardasse il termine “pizza”, verrebbe attribuito il valore 100. Questo valore non corrisponde al volume di ricerca assoluto.

    Quindi si tratta di dati relativi e non assoluti. Qui ulteriori informazioni.

    La maggior parte delle query arriva ovviamente dall’Italia, seguita dalla Francia (altro paese interessato alla TAV Torino – Lione)

    analisi assoluzione erri de luca

    Sono rimasto poi molto sorpreso nel constatare che la maggior parte delle ricerche non venga da Napoli (Erri De Luca è partenopeo) ma da Perugia. Questa cosa assolutamente non me la spiego considerando anche l’animo passionale dei Napoletani, ma facilmente nelle prossime ore tale dato potrebbe variare.

    assoluzione erri de luca

    L’analisi del caso Erri De Luca sugli strumenti di analisi delle voci Sociali

    Spostandomi di piattaforma ed analizzando il caso su Topsy scopro che nelle ultime 2 ore (quest’articolo è pubblicato alle ore 16) la notizia è stata ripresa 3851 volte su Twitter (i 2/3 del totale dell’ultima settimana)erri de luca assoluzione

    e che l’articolo più condiviso è quello di lancio di Repubblica.

    erri de luca repubblica

    Quest’ultimo articolo è stato condiviso su Facebook più di 8 mila volte in poco più di 2 ore (molto più bassi sono i dati sugli altri Social) e sono presenti più di 500 commenti sul sito stesso in cui continuano a controbattere persone a favore, persone contro e gli intramontabili “Gomblottisti”.

    la repubblica erri de luca

    Cosa mi ha sorpreso di più (o forse no)

    Ma ammetto che c’è un dato che mi ha sorpreso molto più degli altri. Ovvero nel vedere gli argomenti di tendenza in generale su Google Trends il caso de Luca lo troviamo al 5° posto ma, triste sorpresa, vedete un po che query troviamo al 3°…senza parole!

    tendenza google

    Conclusioni

    Questa è l’analisi a poco più di 2 ore e mezza dalla notizia. La rete ha fatto diventare immediatamente virale l’accaduto e la spiegazione di ciò la troviamo in questo post sulle persone che condividono i contenuti in rete tradotto dal New York Times ad inizio Settembre. A conclusione dell’articolo, tra i fattori chiave evidenziati dal NyT per rendere condivisibile un articolo c’è “dare un senso d’urgenza” (fattore a cui non sono molto affezionato come ribadisco nell’articolo stesso).

    Gli Italiani avevano urgenza di urlare al mondo la notizia dell’assoluzione di De Luca…ed è ciò che è successo! E voi avete notato qualche voce della rete in particolare? Cosa ne pensate della reazione del Web in riferimento alla notizia? E’ successo ciò che vi aspettavate?

    P.s. Modificherò questo articolo nelle prossime ore e nei prossimi giorni per rendere più completa l’analisi e senza dubbio più corrette le conclusioni.

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      marketing virale

      Marketing Virale tra Strategia e Spontaneità: il caso di “Sono Giapponese”

      Vincenzo Calicchio No Comments



      “Traffico” è una delle parole cruciali in materia di Online Marketing. Senza traffico web e visite alla nostre pagine è tutto inutile, anche se abbiamo i contenuti migliori, i prodotti migliori o il sito più bello di tutti i nostri competitor. Sarebbe come avere un negozio in un centro commerciale abbandonato… ma il Marketing Virale può venire in nostro soccorso!

      Decidendo di elaborare un buon piano ed entrare in azione, potrete generare grandi quantità di traffico e visite. Gli strumenti ed i metodi a disposizione sono gli stessi per tutti, l’unica differenza sta nella vostra creatività. Ciò che rappresenta allo stesso tempo uno dei migliori risultati ottenibili e un elemento propulsivo della vostra attività è il Marketing Virale, che possiamo definire come:

      L’uso di tecniche di marketing online che vengono impiegate affinché una campagna, un prodotto o un’informazione si propaghi attraverso i social network, nei forum, nei blog e in tutti gli altri canali di comunicazione, in modo da creare una reazione a catena che faccia espandere rapidamente il messaggio. 

      Il marketing virale aiuta a generare traffico e presenta anche eccellenti benefici in termini di branding, giacché il marchio che diffonde il messaggio sarà esposto a migliaia, milioni di visualizzazioni.

      Esempio di Marketing Virale – Blendtec Blender

      Uno dei casi di marketing virale che ha avuto più successo nel web è stata la campagna realizzata da Blendtec, una impresa statunitense (ad oggi forse la più famosa) che vende frullatori.

      Per dimostrare il potere dei loro prodotti (specialmente il Total Blender) hanno caricato in Youtube video in cui il fondatore dell’impresa Tom Dickson frulla differenti prodotti di ogni tipo, dal cibo ad oggetti elettronici ecc….

      Il loro canale conta più di 700 mila iscritti e le visualizzazioni totali hanno superato i 300 milioni…e ciò senza dubbio ha aiutato sia il branding che la vendita di frullatori!

      Qui il video in cui vengono frullati l’iPhone 5c ed il 5s (rammaricato per gli Apple-dipendenti!)

      Strategia di Marketing Virale in Internet

      In questo articolo vedremo alcune delle principali modalità in cui si può mettere in pratica una strategia virale nel web. Alcuni implicano lo spendere soldi e tempo, altre solo tempo.

      Considero il Marketing virale come una serie di strumenti e tecniche che funzionano se messe in pratica tutte insieme. Non si tratta, quindi, di strategie isolate o individuali da eseguire una sola volta, ma di tutto un sistema che si aiuta e si alimenta in se stesso affinché la campagna può esser considerata di successo. .

      Video marketing

      I video sono una forma eccellente di creare e condividere contenuti in Internet, soprattutto se stiamo parlando di video divertenti, che intrattengono. Conosciamo bene i tanti casi di video virali che riescono ad avere milioni di visite, e ce ne sono in tutti i settori, per tutti i temi e non sempre “volontari”.

       Consigli di video marketing

      • Video per intrattenimento.  Più i video sono divertenti, più piaceranno alle persone e più saranno condivisi. Nessuno condivide un video noioso!
      • Durata perfetta. I video non devono essere troppo lunghi ma nemmeno troppo corti, devono avere una durata tra 1 e 3 minuti in linea generale, ma ovviamente tutto dipende da settore, nicchia di mercato e messaggio da trasmettere.
      • Requisiti. Non c’è bisogno di essere registi per creare video virali, basta infatti una camera discreta (come quella di uno Smartphone) ed un software basico di video editing.
      • Qualità è meglio che quantità. Ma nonostante ciò, è meglio postare un video di alta qualità che 5 di pessima.

      I video sono un pilastro del marketing virale e senza dubbio hanno un livello di interazione superiore a quello di testi o anche di immagini.

      Social Network

      Se il video funge da mezzo di interazione con gli utenti del web, i social network funzionano affinché tali video vengano condivisi in ogni lato e affinché abbiamo effettivamente impatto ed influenza.

      Il successo delle campagne web dipenderà in larga parte dall’effetto a macchia d’olio in Facebook e Twitter ( i due titani dei Social media).

      Facebook

      La rete sociale più grande ed estesa del web, offre strumenti differenti al fine di portare avanti una strategia di marketing virale:

      • Pagine fan. Per essere sempre in contatto con la propria utenza e condividere contenuti di valore ed intrattenimento, l’obiettivo della gestione di queste pagine è avere il maggior engagement possibile.
      • Facebook Ads. E’ il sistema di pubblicità di Facebook e funziona per far crescere pagine fan o dirigere traffico verso il tuo sito. In una strategia di viral marketing può essere molto importante al fine di dare un impulso iniziale alla campagna abbassando poco a poco l’investimento man mano che aumentano le condivisioni ed i like spontanei.

      Facebook è un potenziale enorme per qualsiasi campagna!

      Twitter

      Secondo me è il miglior social network per campagne che hanno l’obiettivo di diventare virali giacché consiste in piccoli messaggi di 14o caratteri ed avere un retweet di un influencer è molto più facile rispetto a Facebook.

      Un semplice retweet di qualcuno con un buon numero di follower può fare la differenza tra una campagna fallimentare ed una di successo. Ora immagina 10, 20 o 30 retweet da parte di questa tipologia di utenti.

      Consigli sui Social Network

      • Non abbandonare mai i tuoi fan o i tuoi follower. Che si tratti di Facebook o di qualsiasi altro social è sempre importante mantenere una comunicazione costante con il tuo pubblico. Smettere di postare per alcuni giorni o addirittura settimane fa si che i tuoi utenti si sgancino dal tuo brand e dai tuoi prodotti.
      • Crea relazioni. Come già abbiamo visto, conoscere persone con influenza nella tua nicchia o settore è importantissimo oltre che necessario!
      • Crea solo contenuti originali, genuini e divertenti. 
      • Cura il copywriting. Quello che scrivi nei tuoi post da un lato può attrarre l’attenzione ed i click ma dall’altro lato può essere come se non fosse mai stato pubblicato.

      Plugin WordPress per la Viralità

      Se usi WordPress (e te lo raccomando tanto!) esistono diversi plugin che si possono usare affinché i tuoi contenuti diventino virali. Qui ci sono alcuni esempi.

      • Optin Monster. Per creare popup, generare iscritti e raggiungere più persone.
      • Click to Tweet. Affinché i tuoi lettori tweettino frasi o link tramite il tuo utente.
      • Social Locker. Eccelente plugin per far si che gli utenti tengano accesso a determinati regali, contenuti unicamente se condividono sui social media.

      Qual’è la parola magica? GRATIS!

      Una buona strategia di viral marketing è quella di regalare o offrire qualcosa di gratuito, sicuro e che apporto reale valore come può essere un eBook, un corso, un plugin, un applicazione ecc…ovviamente questo regalo dev’essere qualcosa relazionato con il tuo business.

      Anche i concorsi (contest) funzionano molto bene, si può sorteggiare un regalo al compiere di un azione, per esempio tra tutti coloro che condivideranno un post.

      Altre fonti di traffico per il Viral Marketing

      • Forum. Eccellente opzione in quanto sono (ancora) il posto dove si riuniscono ed interagiscono utenti con passioni ed interessi in comune. Ovviamente la scelta dei forum dev’essere ben pensata e specifica in riferimento al settore.
      • Email marketing. Si, la mail è ancora un validissimo strumento nel marketing online.

      Il Marketing virale è un opportunità per tutti?

      Ovviamente il marketing virale può avere anche un effetto negativo se si fa nella forma sbagliata in quanto il messaggio può arrivare a milioni di persone, ragion per cui la campagna va ben pianificata e bisogna fare attenzione.

      Un consiglio importantissimo è quello di far si che la campagna non lasci indifferenti a nessuno. Bisogna creare emozioni nella gente, che si tratti di felicità, di sdegno, di rabbia…l’importante è emozionare. Non è importante se a qualcuno non piacerà, è impossibile piacere a tutti.  

      “Sono giapponese” – Quando la viralità è spontanea

      Sicuramente negli ultimi giorni avrete visto nelle forme più variegate questo video:

      Benché non si tratti di una strategia comunicativa d’impresa, è il re del web in Italia in questo momento e forse non sono l’unico a chiedermi..ma lui lo saprà?!?!

      In ogni caso trattasi di un intervista rilasciata durante la festa di San Gennaro a Napoli nel Settembre 2014 da FanPage e dopo un anno esatto questo piccolissimo pezzo di un video ben più ampio è diventato virale.

      Perché?

      Sarebbero tanti i motivi, infatti contiene tutti i punto spiegati in quest’articolo:

      • Contenuto video.
      • Fa ridere.
      • Diffusione nelle reti sociali (Facebook su tutti).

      Ma penso che l’elemento di differenza sia stato soprattutto l’intrecciarsi con un altro fenomeno virale del momento ovvero la canzone dell’ora esatta del TG5. Infatti gira per i social il video in cui l’intervista al malcapitato nipponico è remixata in chiave canzone dell’ora esatta. E che io sappia è l’unico caso in cui da un fenomeno virale ne nasce un altro, un po come se ne fosse il figlio.

      Oppure sbaglio? Conoscete altri casi simili? Sapete spiegarvi la nascita e la diffusione del fenomeno? E più in generale quali pensi che siano le chiavi per il successo? Commenta per farci sapere la tua esperienza e la tua visione!

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