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SEO

tiered link building e piramidi di link

Tiered Link Building: attenzione alle Piramidi di Link

Vincenzo Calicchio No Comments



Nei primi tempi in cui ho cominciato a studiare la SEO ovviamente sono rimasto molto incuriosito dalle tecniche di Black Hat che invece ora ripudio, infatti pur trovandole sempre affascinanti ritengo poco professionale affidare al caso (perché di questo si tratta) i progetti web dei tuoi clienti. Ma ognuno è artefice del proprio destino. Una tecnica al confine tra white hat e black hat è appunto la Tiered Link Building (o Piramidi di Link) di cui lessi per la prima volta in quest’articolo del blogger spagnolo Nicolás Marchal che oggi ho deciso di tradurvi ed integrare con alcune piccole considerazioni personali. Ma andiamo per gradi…

Che cos’è la Link Building?

La Link Building, ovvero la costruzione di link di qualità verso la tua pagina web, è uno dei fattori più importanti per il posizionamento nei Motori di Ricerca. Già mi è capitato di scrivere in passato a proposito di link building in un articolo sui fattori da tener presente durante nello sviluppare questa attività, ma c’è da ammetterlo, sta diventando sempre più complicato conseguire link nella maniera adeguata. Google pretende naturalità e grazie all’evoluzione del suo algoritmo si sta avvicinando parecchio a tale obiettivo ovvero una struttura web di contenuti e link assolutamente naturale. Una tecnica SEO (se così può essere definita) invece innaturale è proprio la Piramide di Link.

Che cos’è la Tiered Link Building?

Il web è pieno di forum e blog di black hat SEO dove si parla sicuramente con maggiore profondità di come sviluppare tali strategie, anche se la maggior parte sono in inglese (astenersi allergici alla black hat ed adoratori di Matt Cutts). La piramide di link consiste sostanzialmente nel realizzare vari livelli di link nella seguente maniera.

piramidi di link

Piramide di link: Livello 1

Nel primo livello si realizzano verso il nostro sito (quello da posizionare) link in blog, directories o rassegne stampa (di qualità accettabile). Molto importante in questa fase è fare attenzione ai contenuti ragion per cui bisogna lavorare in siti che siano molto relazionati con la nostra tematica e possibilmente con valori accettabili di Domain Authority.

Altra cosa importante da tenere a mente è che se, per esempio, in ogni pagina insieriamo 5 backlink, non possiamo utilizzarli tutti per indirizzare al nostro sito ed allora dovremmo linkare a 2 o 3 volte anche altri siti di settore rilevanti (che non siano competitors diretti). Se sei invece un fervido credente nella black hat sicuramente realizzerai 5 backlink verso il tuo sito.

In rispetto, invece, agli articoli valgono le regole di sempre quindi:

  • Contenuti di qualità
  • Estensione minima di 400 parole
  • Contenuto 100% originale
  • Niente traduzioni con Translate
  • Aggiungere immagini, video e contenuti multimediali

Secondo livello della Piramide di Link

Qui inizia la parte interessante, che è ovviamente quella che comincia a puzzare di penalizzazione. Una volta che abbiamo terminato  il primo livello dobbiamo creare dei link in questo secondo che indirizzeremo ai siti su cui abbiamo lavorato nella prima fase, ovviamente faremo riferimento a tutti quegli articoli e contenuti che abbiamo realizzato prima (e che dunque linkano al nostro sito).

Che tipo di Link dobbiamo realizzare in questa fase?

Bookmark, wiki, o anche blog, commenti nei blog, link in directories, in video di youTube, Vimeo ecc…

Terzo Livello

E’ finalmente arrivato il momento dello SPAM puro. In questo livello e nei seguenti, tramite software come Senuke o anche tanti altri rintracciabili per il web, dobbiamo realizzare migliaia e migliaia di link verso il livello 2 (e poi verso il 3, il 4 e così via). Ovviamente si tratta di link della peggiore qualità. Un esempio lo potete vedere qui in basso in riferimento a dei commenti SPAM arrivati sul nostro articolo a proposito della Strategia Social della Pizzeria Ugi’s.

commenti spam

Altro aspetto da tener presente nello sviluppare una Piramide di Link o Tiered Link Building è quello degli Anchor text. Bisogna farci molta attenzione, bisogna diversificarli il più possibile così come la stessa regola vale anche per la pagina di atterraggio dei backlink del livello 2, quindi non solo verso la home page ma anche verso categorie di prodotti, articoli ecc…

Se non ti è ancora ben chiara la struttura di una Piramide di Link condivido anche una immagine dello stesso Nicolás Marchal che dovrebbe renderti più facile la comprensione.

tiered link building

Tiered Link Building: perchè non usarla

Una volta letto ciò sicuramente starai pensando che si tratta di una grande strategia con cui conseguire buoni risultati. Perché costruire una piramide di link dovrebbe far male alla SEO? La risposta è molto facile. La SEO è cambiata molto nel corso degli ultimi anni, tempo fa non era necessario variare l’anchor text, si poteva anche non tener presente il fattore tempo (velocità di conseguimento backlink) o anche il keyword stuffing era considerata una tecnica infallibile. Oggi però, cose così ti rendono passibile ti penalizzazione Google.

Il fatto che oggi (per quanto ne sappia) le Piramidi di Link non sono direttamente penalizzanti, non vuol dire che Domani continuino ad esserlo giacché è palese che dal terzo livello in poi i link sono un autentica “merda” (scusate il francesismo), contrari ad ogni politica di qualità di Google. Rispondi alla seguente domanda:

Realizzeresti mai link di terzo livello direttamente verso il tuo sito?

Penso proprio di no (salvo casi estremi e comunque mai in una strategia a lungo raggio). Ed allora perché mai dovresti utilizzarli per contenuti che ti linkano direttamente? Google ogni volta migliora il suo algoritmo ed ogni volta scopre tutte le nuove tecniche per la manipolazione del posizionamento. Ed ogni volta penalizza chi usa queste tecniche dunque, perché correre il rischio? 

Quando invece è raccomandabile fare Tiered Link Building e costruire Piramidi di Link

Ciò però non vuol dire che in questi casi consiglio di usare queste tecniche, ma è altrettanto vero che dipende dal tuo settore e dalla tua strategia di Business. Ragion per cui non sconsiglio di usare le piramidi di link quando si tratta di:

  • Un attività stagionale unica. Ovvero per fare un esempio, se si avvicinano i mondiali e vuoi apparire in prima posizione per chiavi relative a scommesse o contenuti informativi sul mondiale puoi mettere in pratica una strategia di questo tipo in quanto il tuo interesse è scalare le SERP in poco tempo e per un periodo di tempo determinato. Una volta finito il mondiale, anche se Google ti penalizzerà poco importa.
  • Siti satellite. Puoi creare attorno al tuo sito di riferimento tutt’una serie di siti satellite che non indirizzino al sito ma che vendano i tuoi prodotti e servizi. Per tali siti puoi realizzare una strategia di tiered link building ma in ogni caso ti consiglio di non arrivare al terzo livello.

L’articolo di riferimento da cui nasce questo articolo inserisce anche un altro caso in cui può essere utile costruire una piramide di link. Personalmente non sono convinto di ciò che dice l’autore in questo caso ma per completezza di informazioni condivido il punto.

  • Piccole nicchie di mercato. Laddove possiamo differenziare nicchia e piccola nicchia nel seguente modo:

    Nicchia: “Giocattoli
    Piccola nicchia: “Giocattoli per bambini con meno di 2 anni

Se la funzione della SEO su una piccola o piccolissima nicchia è quella di posizionare un sito per parole chiave a basso o bassissimo volume di ricerca per poi passare alla keyword nella seguente piccola nicchia, allora la tiered link building può essere idonea a questo caso.

In definitiva, e cosa fondamentale da tenere a mente, mai utilizzare questa tecnica per progetti a lunga scadenza o siti che sono la nostra fonte principale di ingressi!

Non tutte le Piramidi di Link sono negative 

Nei forum e nei gruppi spesso si aprono lunghe controversie a proposito di tiered link building. C’è chi le ama e chi le odia e di conseguenza ci sarà chi sarà totalmente d’accordo con quest’articolo e chi mi odierà per averlo condiviso.

Nicolás, l’autore dell’articolo a cui mi riferisco, conclude dicendo che tali tecniche possono portare risultati totalmente negativi nel caso in cui non vengano applicate in maniera corretta, però se vengono utilizzate nella forma giusta e rientrando sempre nei canoni della qualità di un link (quindi se anche i link di 3 o 4 livello si mantengono di qualità accettabile) si possono raggiungere risultati molto positivi.

L’ideale quindi per utilizzare questa tecnica è che tutti i link e quindi tutti i livelli in questione siano di qualità, ovvero che nessuno di questi sia in odore di penalizzazione. Così facendo si può anche raggiungere un posizionamento a largo raggio ed una ottima visibilità del progetto.

A questo punto mi domando. Ma se costruiamo tutti link di qualità perché mai dovremmo farlo in una piramide di link? Non converrebbe più optare per una strategia di link building ordinaria? Il mio parere è che la tiered link building è utilizzabile (anzi non sconsigliabile) solo nei due casi descritti prima. Voi cosa ne pensate? Avete mai avuto esperienze in questo campo? Se si faccele sapere!

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    errori seo comuni

    8 Errori SEO comuni che forse stai commettendo

    Vincenzo Calicchio No Comments


    Senza dubbio la gente comincia ad essere cosciente che una buona strategia di SEO è fondamentale per lo sviluppo del proprio business e quindi sono sempre più coloro che si azzardano a intraprendere azioni per conto proprio. Ed è proprio in questi casi che avvengono i più comuni errori SEO commessi da principianti allo sbaraglio intenti ad applicare tecniche che non solo risultano inefficaci ma che spesso è volentieri sono in odore di penalizzazione.

    oops animated GIF

     

    Ma prima di parlare di quali sono gli errori più comuni per un SEO, diamo una rapida ripassata ad alcuni termini basilari relazionati che possono esserci utili per capire a meglio l’articolo.

    SEO. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è il processo con cui si punta a migliorare la visibilità di un progetto online nei risultati organici dei differenti motori di ricerca. Come fa Google a decidere quali pagine mostrare per prime? Tenendo presente oltre 200 fattori di posizionamento come ben riassunti da questo articolo.

    SEM.  La pratica di pagare per annunci nei risultati dei motori di ricerca, il più noto strumento in questo senso è senza dubbio Google Adwords.

    SEO ON PAGE. Ottimizzazione di una pagina web fatta sulla stessa pagina web, sia nei confronti dei motori di ricerca che per migliorare l’esperienza dell’utente. Questa ottimizzazione si centra sul codice di programmazione, l’architettura web, i contenuti ecc…naturalmente in questa fase incontriamo la maggioranza degli errori SEO più comuni.

    SEO OFF PAGE. Azioni messe in pratica fuori dal sito web per migliorare il ranking nei motori di ricerca. Riassumendo consiste nel ricevere link (di qualità) da altri siti web e nel far si che i nostri contenuti vengano condivisi nei social network. Come ricevere questi link? Ciò è il compito della Link Building.

    LINK BUILDING. Consiste nel far si che altre pagine web linkino alla pagina (o alle pagine) del nostro sito che ci interessano. Generalmente fare Link Building consiste nel conseguire link in cambio di qualcosa (denaro, prodotti, menzioni ecc…) ma ciò è solo la base, ci sono da tenere in conto tantissimi fattori.

    Fate attenzione però. La Link Building è una pratica poco ben vista da Google in quanto è qualcosa di artificiale. G infatti non vuole che i link “appaiano” come naturali, bensì vuole che “siano” naturali! Se volessimo seguire tutte le leggi di Google non dovremmo fare Link Building, solo così realmente fuori da ogni possibilità di penalizzazione.

    LINK BAITING. Consiste nel creare contenuti tanto buoni e tanto incredibili da far si che altri soggetti del web vogliamo linkare o condividerli nelle proprie reti. Ciò ovviamente è più facile a dirsi che a farsi! Forse potrà esserti utile questa mini guida al Marketing virale.

    Qui passo un video di Matt Cutts a proposito di Link Building. Quali sono delle buone tecniche per conseguire link?

    Dopo questo ripasso generale, andiamo a vedere ora quali sono gli errori più comuni sulla SEO (che sicuramente anche alcuni pseudo professionista stanno commettendo!).

    Errori SEO comuni

    1. Contenuti duplicati

    Il re degli errori SEO è sicuramente il copiare parti di contenuti di altri siti web. Ciò non sono non aiuta nel raggiungimento del nostro obiettivo ma addirittura pregiudica il posizionamento SEO. Questo è comune specialmente in shop online dove si è soliti copiare direttamente le descrizioni dei prodotti del fabbricante o del fornitore. Ovviamente ciò fa male sia alla tua SEO che a quella del fornitore.

    Il contenuto del tuo sito dev’essere originale ed unico, altrimenti il tuo sito potrebbe essere penalizzato. Naturalmente ciò vale per testi copiati da altri siti web, ma vale anche per contenuti duplicati all’interno stesso del tuo sito!

    2. Non inviare a Google la tua Sitemap aggiornata

    La Sitemap è un riassunto (o mappa) della struttura e dei contenuti del tuo sito. Quando la inviamo a Google tramite la Google Search Console stiamo aiutando Google ad indicizzare più rapidamente e meglio il nostro sito web.

    Naturalmente la nostra sitemap dovrebbe contenere non solo le pagine del nostro portale, ma anche le immagini e qualsiasi altro tipo di elemento che vogliamo Google indicizzi. Se utilizzi wordpress tale compito viene svolto eccellentemente da plugin appositi, su tutti WordPress SEO by Yoast. Altrimenti puoi creare sitemap con strumenti online come questo.

    3. Bloccare parti importanti del tuo sito con il file robots.txt

    Ciò non è tra gli errori SEO più comuni in quanto solitamente i dilettanti non sono a conoscenza del file robots.txt. Questo è un file che si trova alla radice di un sito web ed indica a quali parti del tuo portale non vuoi che accedano i motori di ricerca. Normalmente si utilizza per evitare che Google indicizzi parti private o non importanti alla fine del business (come note legali o privacy policy).

    Un errore molto comune è che il file robots indichi di bloccare tutto il sito web. Ed è solito proporsi perché chi ha sviluppato il sito ha bloccato i contenuti finché non fosse del tutto finalizzato il lavoro dimenticando però di eliminare la direttiva una volta terminato lo sviluppo.

    Ovviamente la combinazione dell’errore 2 (mancato invio sitemap) con questo errore è catastrofica!

    4. Non utilizzare il Google Webmaster Tools

    Google Webmaster Tools è un servizio gratuito di Google per webmaster che, tra le altre cose, permette di:

    • Tenere sott’occhio lo stato di indicizzazione del sito.
    • Ottimizzare la visibilità.
    • Rendersi conto di qualsiasi tipo di problema.

    Attraverso il Google webmaster tools saremo avvisati di qualsiasi problema o errore trovato durante l’indicizzazione del nostro sito: contenuti duplicati, meta description e meta title troppo lunghi, link rotti ecc…

    5. Creare contenuti solo per riempire il sito

    Creare contenuti unicamente per creare contenuti non solo consumerà una parte importante del tuo tempo, ma addirittura pregiudicherà il tuo posizionamento in quanto uno dei fattori di posizionamento che Google tiene in conto è il comportamento dell’utente, ragion per cui devi creare contenuti che siano effettivamente utili a chi arriva sul tuo sito, possibilmente tanto utili da indurre alla condivisione.

    Se un utente arriva al tuo portale, legge tutto un articolo ed attraverso un link legge un altro articolo ancora e quindi rimane molto tempo nel sito, Google lo interpreta come sintomo che i tuoi contenuti siano effettivamente di qualità e ciò è oro colato per il posizionamento!

    Se al contrario gli utenti arrivano sul nostro articolo e lo abbandonano dopo pochi secondi (ciò è visibile dal tasso di rimbalzo del sito), Google capisce che il contenuto è di scarsa qualità e non è ciò che il visitatore si aspettava. Questo è ovviamente è pessimo per il posizionamento.

    6. Avere dei dead link

    I link in un sito si possono dividere in:

    • Link interni. Link ad altre pagine del nostro stesso sito.
    • Link esterni. Link a pagine di altri siti.

    Che si trattino di link interni o esterni, assicurati che il tuo sito web non contenga broken link (o dead link) e tanto meno i famosi errori 404. In quest’ultimo caso dovrai lavorare alle redirection 301 come ben consiglia questa guida.

    Puoi comprovare che il tuo sito abbia errori 404 e dead link attraverso il Google Webmaster tools o anche tramite svariati strumenti free.

    7. Ripetere troppe volte la keyword

    Tale tecnica SEO è completamente passata di moda ed è nota come Keyword stuffing. Ed è forse l’errore SEO più diffuso tra i principianti allo sbaraglio. Si, bisogna utilizzare le keywords, ma in maniera assolutamente naturale e senza sovra-ottimizzare.

    Invece di ripetere la parola chiave tantissime volte nell’articolo, utilizza quindi sinonimi e termini in qualche modo relazionati. Così facendo il tuo articolo sarà molto più leggibile e chiaro agli utenti ed inoltre sarà ottimizzato in maniera migliore per i motori di ricerca.

    8. Non utilizzare link interni per i tuoi articoli

    I tuoi articolo devono contenere link verso altri articoli del tuo stesso sito web, la risposta di ciò è sempre in riferimento a ciò che abbiamo detto prima sul tasso di rimbalzo.

    Questi link interni, non solo sono utili per il lettore giacché può continuare ad informarsi ed approfondire l’argomento di cui sta leggendo, ma appunto fanno aumentare il tasso di permanenza nel sito. Quindi far si che i tuoi contenuti siano intrecciati tra loro, in maniera logica, rinforza (e non poco) il posizionamento del tuo sito.

    Quali altri errori SEO comuni conosci che non sono presenti nell’articolo?

    Senza dubbio ci sono ancora tantissimi errori SEO che potrebbero essere aggiunti alla lista, quindi se qualcuno lo consideri davvero importante e credi dovrebbe apparire sarei felice di leggerlo nel commenti e di aggiungerlo nell’articolo.

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      google my business guida

      Google My Business: SEO per dare visibilità al tuo Business Locale

      Vincenzo Calicchio No Comments



      Se hai un business locale ed ancora non conosci Google My Business ora è il momento giusto per fare una buona attività di Local SEO ed avere quindi maggiore visibilità su base locale. Ma partiamo dalle basi, di cosa hai bisogno per posizionare localmente la tua attività?

      • Una pagina web
      • Una mail Gmail
      • Un profilo in Google My Business

      Se hai solo i primi due puoi accedere alla pagina di My Business a questo link. Una volta che hai finito di leggere questo articolo, se seguirai tutti i miei consigli, i tuoi clienti ti troveranno molto più facilmente, in una massimo due settimane di tempo!

      Ci sono dei piccoli requisiti per raggiungere quest’obiettivo:

      • Che il tuo settore di riferimento non abbia una forte concorrenza online;
      • Che la tua città non sia Milano, Roma, Napoli o Torino (insomma una grande città/metropoli). In questi casi non ti prometto nulla, in quanto ci sarebbero da fare operazioni più mirate e specifiche.

      C’è tanto da dire in merito a Google My Business ragion per cui ho diviso l’articolo il 4 parti.

      Indice:

      1. Introduzione alla SEO Locale – Aiutati con Google My Business.
      2. Come registrarti a GMB?
      3. Fattori che influenzano la Local SEO
      4. Trucchi di Local SEO

      Si ma prima di tutto, Sai cosa è Google My Business?

      Cosa è Google My Business?

      Google My Business è una piattaforma attraverso la quale le attività locali (negozi, uffici, ristoranti, pizzerie ecc…) si vincolano con il territorio in cui operano. Se ancora continui a non capire a cosa mi stia riferendo ti condivido uno screenshot di una pagina esempio:

      google my business

      query: Pizzerie Salerno

      Come vedi, i primi risultati in SERP per keyword locali sono sempre tabelle con i profili Google My Business delle attività di settore. Approfondendo troviamo questa pagina in cui è possibile trovare:

      • Le pizzerie più vicine a te, nel momento della tua ricerca;
      • Le recensioni dei clienti di queste pizzerie;
      • Le pizzerie con i voti maggiori;
      • Ogni riferimento sull’attività in questione come orari, telefono, indirizzo, ecc.
      google my business

      query: Pizzeria Resilienza Salerno

      Inoltre per ogni attività che ha e cura un profilo in My Business per query specifiche vengono mostrate tabelle come questa riferita a questa famosa pizzeria di Salerno, in cui troviamo:

      • Foto
      • Mappa
      • Street view di indirizzo
      • Possibilità di indicazioni stradali specifiche
      • Voto totale dei clienti
      • Breve descrizione dell’attività
      • Indirizzo stradale
      • Telefono
      • Orari di apertura e relativo stato al momento della ricerca (Aperto/Chiuso)
      • Grafico a barre per orari e giorni in cui l’attività è maggiormente frequentata
      • Recensioni clienti

      Insomma un po’ come se un intero sito con tutte queste informazioni fosse racchiuso in una tabella!

      Vantaggi di Google My Business e della SEO Locale

      Dando uno sguardo agli esempi riportati prima, Google mette a disposizione:

      • Una ricerca più indirizzata alla conversione giacché alla query è direttamente collegata la localizzazione esatta del negozio ed il numero di telefono;
      • La possibilità di geolocalizzare foto di qualità del tuo negozio, questo per dare una visibilità maggiore e facilitare la ricerca;
      • Un valido strumento di conversazione e feedback con i clienti: ad ogni recensione, sia questa positiva o negativa, c’è la possibilità di rispondere per il proprietario dell’attività;
      • Tantissime statistiche, in riferimento alla pagina del business;
      • Un validissimo strumento di SEO che permette alle attività locali di essere competitive in chiave locale e non trovarsi a combattere contro dei veri “titani” (così per la query “pizzerie” non troviamo colossi come “PizzaHut” ma la pizzeria sotto casa).
      • Raddoppiare la possibilità di essere trovati facilmente, dunque non più solo nella SERP organica.
      statistiche google my business

      Statistiche di Google My Business

       

      Info-grafica: Vantaggi di Google My Business per la Local SEO

      vantaggi goole my business

      I 6 vantaggi di Google My Business

       

      Gli strumenti che offre Google My Business

      • Google+: oltre ad essere un Social Network, G+ aiuterà a posizionare più rapidamente il tuo sito ed a migliorare la tua visibilità per la Local SEO;
      • Insights: una volta che hai verificato la tua attività potrai accedere alle statistiche del tuo profilo e da qui monitorare la tua visibilità, la tipologia di tuoi utenti e l’engagement di riferimento;
      • Google Analytics:  ti offre un link diretto a tutti i dati di Google Analytics;
      • Hangout: ti permette di realizzare facilmente conferenze online con tutti gli altri utenti della rete di Google;
      • Reviews: attraverso questa finestra potrai monitorare ed amministrate tutte le recensioni avute dai clienti. Questo è molto importante in quanto tali messaggi sono pubblici, quindi leggibili da ogni tuo potenziale cliente.

      Introduzione alla Local SEO – Aiutati con Google My Business

      Tutti i risultati di attività commerciali che vedi su Google Maps non sono il risultato di una magia o del funzionamento dell’Algoritmo di Google, bensì sono i risultati di una, anzi tantissime, strategie di SEO Locale.

      Bene, in questa parte dell’articolo ti spiegherò come aprire un profilo in Google My Business (le fondamenta per la SEO Locale) e come far si che questa scheda GMD appaia delle ricerche con keyword a carattere geografico ristretto. Però, prima di tutto, consiglio la visione di questa breve video introduzione.

      Come registrarsi su Google My Business?

      1. Profilo in Google: la prima cosa da fare, ed è imprescindibile, è aprirsi un profilo nella rete di prodotto Google (innanzitutto Gmail);
      2. Accedi alla pagina www.google.com/business e seleziona “Inizia ora” per registrare il profilo della tua attività locale;
      3. Cerca la tua impresa nella mappa:
        – Se appare, selezionala e chiedi i diritti di amministrazione;
        – Se non appare, vai in “Aggiungi la tua attività” ed inserisci tutti i dati che GMB stesso ti chiede e scegliendo bene tra i diversi tipi di Business proposti;
      4. Verifica la tua impresa: Google invierà (dopo la tua effettiva richiesta) un codice all’indirizzo postale che hai inserito. La cartolina arriverà in 1 massimo 2 settimane ed una volta inserito tale codice nel profilo GMB della tua impresa l’iscrizione è completata;
      5. Completa il tuo profilo: fai una verifica in query e completa nei dettagli descrizione e tutte le informazioni richieste. Raccomando di seguire le istruzioni in Trucchi di Local SEO che trovi più in basso in questo articolo.

      Fattori che influenzano la SEO Locale

      Coerenza dei dati

      Naturalmente la coerenza dei dati non si riferisce solo al fatto che i dati che inserisci debbano avere un senso, ma questi devono anche essere esattamente identici a quelli che appaiono nel tuo sito ed in tutti i Social Network e directories in cui hai registrato la tua impresa.  Ti consiglio quindi di non dimenticare MAI di inserire:

      • Nome esatto dell’impresa
      • Indirizzo postale
      • Codice Postale
      • Numero di Telefono
      • E-mail

      Numero di attività simili in Google My Business

      La quantità di attività identiche o simili che già sono registrate in GMB influisce senza dubbio nella lista di imprese che appaiono per ogni ricerca, tenendo presente sempre che i primi ad apparire sono quelli con una votazione più alta ed i più vicini geograficamente.

      Rilevanza della localizzazione nella Local SEO

      La rilevanza della localizzazione per la tipologia di attività è forse un fattore chiave per la SEO a carattere locale. Questo fa si che Google terrà in conto di:

      • Recensioni e voto delle attività;
      • Categoria in cui l’attività è stata inserita!

      Questo è facilmente dimostrabile verificando che per determinate query ad apparire nelle prime posizioni sono le imprese con migliori feedback, questo a discapito di quelle localizzate più vicine mentre per altre query Google da più importanza al fattore geografico. Si può quindi affermare che l’algoritmo distingue se la vicinanza o meno è rilevante al fine della ricerca che si sta effettuando. Cerco di spiegarmi meglio con un esempio:

      • Per una Web Agency non è importante se questa sia vicina o lontana al luogo di riferimento della ricerca, questo perché l’utente è interessato a sapere unicamente come la stessa lavora e cosa ne pensano i suoi clienti passati (attraverso le recensioni);

      Contrariamente al primo caso Google sa molto bene che, se stiamo cercando una Farmacia, il fattore della localizzazione diventa fondamentale, ragion per cui farà apparire sempre prima le farmacia più vicine alla nostra posizione!

      fattori seo locale

      Query: Farmacie Salerno

      Le recensioni della tua attività

      I feedback del tuo business sono vitali per la SEO Locale. Se vogliamo occupare le famose e tanto ricercate “prime posizioni” e quindi ricevere più visite è necessario che il nostro voto medio delle recensioni sia tra le 4 e 5 stelle.

      Cosa ci darà un buon punteggio?

      Maggiore visibilità e quindi un maggior CTR, soprattutto nel caso in cui le altre imprese del settore non abbiamo tali recensioni;

      • Maggior rilevanza per Google,anche in chiave SERP organica.

      Affinché la tua attività cominci ad apparire nei risultati (con annesse stelline) è necessario che si abbiano almeno 5 recensioni. Se vuoi conoscere qualche trucchetto per ottenere un voto maggiore e migliore, te lo dico dopo, più in basso in questo articolo!

      Riferimenti in directories locali e di settore

      Possedere dei link in pagine con alto PA fa bene tanto alla SEO “normale”, quanto a quella Locale. Questo fattore farà capire a Google e al suo Algoritmo che la nostra attività ha rilevanza e non è fittizia (giacché le attività di puro SPAM solitamente non sono iscritte a portali o Reti Sociali).

      Vi lascio qui alcuni tra le maggiori directories a carattere Locale:

      Autorità della nostra attività in Rete

      Data la grande rilevanza dei Social Network non solo come mezzo di comunicazione, Google oggi più che mai avvalora l’autorità che il tuo business ha in rete in termini di followers, fans, likes, +1, ecc. L’Algoritmo G considera positivi segnali di questo tipo, migliorando il tuo ranking su scala Locale (e non solo) e dandoti maggiore possibilità di visualizzazione nelle ricerche organiche ed in Google Maps.

      Altro punto importante da tenere in conto è la presenza (o meno) nel Social preferito da Google ovvero Google Plus. Pubblicare, interagire, condividere ed essere condivisi su G+ , oltre che commentare e essere commentati, aiuterà senza l’ottimizzazione in chiave di Motori di Ricerca.

      Autorità del dominio

      L’autorità del dominio è un altro punto che Google tiene in conto. Google infatti preferirà sempre, o almeno darà qualche punto in più, a tutti quei domini considerati autorevoli. Come fare per aumentare la tua Domani authority? Ti consiglio di seguire questa semplice guida:

      Recensioni in altri portali

      I portali di feedback e recensioni sono un altro fattore da tenere in conto, giacché sono un modo per confermare a Google la veridicità di ciò che si dice nei prodotti della sua rete. Approfitto di questo argomento specifico per suggerire (anzi intimare!) di non comprare mai recensioni di alcun tipo, infatti nel momento in cui Google se ne accorge si diventa passibili di penalizzazione (pratica che accade praticamente ogni giorno e ad ogni aggiornamento dell’Algoritmo).

      Alcuni tra questi portali sono:

       

      fattori local seo

      Infografia: 8 Fattori che influenzano la Local SEO

       

      Trucchi di Local SEO

      SEO Locale nel tuo profilo di Google My Business

      La configurazione dei seguenti elementi dev’essere perfetta, per apparire nelle ricerche locali di Google:

      • NAP (Name, address, phone)

      Usa lo stesso nome, indirizzo e numero di telefono. Se puoi copiali direttamente dalla pagina web perché l’ideale è che sia tutto esattamente lo stesso. Fai questo sempre, sia per GMB, sia per G+ che per gli altri portali su cui sei presente con la tua attività.

      • Categorie

      Riempi le categorie. E’ importante inserirne almeno 3 diverse, ovviamente sempre pertinenti all’ambito della tua attività.

      • Orari

      Sempre devono essere riempiti per intero. Google considera fondamentale quest’informazione, questo per dare valore e migliorare sempre il servizio ai suoi utenti.

      • Immagini

      A Google piacciono le immagini, ancor di più quelle originali e di impresa. In questa sezione caricarne 5 va più che bene, più avanti parlerò di alcuni trucchetti sulle immagini che è importante che tu conosca!

      • Presentazione

      Una presentazione lunga tra le 200 e le 300 parole che spieghi alla perfezione a cosa si dedica la tua attività, senza dimenticare di inserire le parole chiave per cui si vuole esser trovati e ricercati. Contrariamente a ciò che è il pensiero comune, Google tiene molto in considerazione il fatto che la descrizione d’impresa coincida precisamente con quella del quadro generale di Google stesso.

      google my business

      Pagina di Mia Nonna non lo capisce in Google My Business

      Trucchi di Local SEO con immagini

      Bisogna fare molta attenzione alle immagini che carichi in Google. Solitamente tutti pensano che non sia un fattore importante, invece questa pratica può darti dei punti in più, che possono fare la differenza contro la tua concorrenza! Ecco alcuni di questi trucchi:

      • Una buona pratica è quella di cambiare il nome di questa immagine. Ed ovviamente andremo a mettere come nome la o le parole chiave per cui ci interessa posizionarci localmente. Non ripetere sempre le stesse parole e se puoi inserisci un nome correlato al contenuto che vai ad inserire;
      • Prima di caricare una foto geo-localizzala. Come? Con strumenti online come GeoImgrche è molto facile da usare:
        – Carica l’immagine che vuoi geo-localizzare;
        – Segnala nella mappa la sua localizzazione;
        – Scarica l’immagine geolocalizzata e caricala in Google My Business!

      Consiglio di ripetere ciò anche per le immagini chiave del sito web dell’attività. Questa pratica è molto efficace in termini di ottimizzazione Locale, quindi non dimenticare mai di effettuarla!

      Trucchi di Local SEO On Page

      Ripeti sempre la tua città e provincia! Questo affinché, a Google e alla sua utenza, risulti molto chiaro dov’è la tua attività e che questa appaia nelle ricerche locali. Fai in modo che questa appaia in:

      • Meta Titolo: è più che raccomandabile inserire la città o la provincia alla fine o ancora meglio all’inizio del titolo. Già solo grazie a ciò sarà possibile apparire nelle SERP a carattere locale. Se per esempio gestisci una pizzeria dovrai scrivere in questo modo: Meta Titolo: Pizzeria Salerno – Nome pizzeria;
      • Meta description: Suggerisco che questa sia uguale alla descrizione in Google My Business;
      • Nella URL: questa pratica moltiplicherà tantissimo la tua forza in chiave locale, ma fallo solo se effettivamente la tua attività ed i tuoi clienti sono vincolati al 100% al territorio (ad esempio: SI per un bar, NO per una web agency);
      • Nei contenuti: questo renderà ancora più coerente il tutto;
      • Nel testo Alt delle immagini: questo è un fattore che in pochi tengono in conto ed ottimizzano.

      Le recensioni aiutano la tua SEO Locale

      Un altro buon trucco per fare Local SEO è quello di conseguire buoni feedback dai clienti, infatti a partire dalla quinta recensione, queste cominceranno ad apparire nel nostro profilo GMB. Naturalmente questo plus ci darà visibilità e migliorerà di molto il nostro CTR. Dunque, come ricevere più recensioni e migliorare la nostra media?

      • Incentivi o sconti personalizzati a coloro che lasciano un feedback sulla tua pagina GMB;
      • Aggiungere link in posti visibili, affinché nel momento in cui un cliente ritorni sul sito si ricordi di lasciare il suo parere e la sua esperienza;
      • Inviare e-mail nel post acquisto, chiedendo di lasciare una recensione!

      Non dimenticare mai di rispondere alle recensioni! (soprattutto a quelle negative…)

      Come aumentare tale traffico?

      • Social Network: condividi la URL di Google+ sui tuoi Social;
      • Pubblicazioni: pubblica ogni giorno, commenta altri profili e partecipa ogni giorno alle community di settore;
      • Followers: quanti più followers hai tanta più rilevanza avrai per Google.
        • Segui altre imprese e fai in modo che queste ti seguano;
        • Condividi il profilo di G+ nel tuo sito affinché sia facilmente raggiungibile dai tuoi visitatori.

      Evidenziatore di dati per imprese locali

      Se hai accesso alla tua pagina di Google Webmaster Tools ti raccomando l’utilizzo dell’Evidenziatore di Dati. A questi potrai accedere dalla sezione “Aspetto nella ricerca” una volta dentro, devi “dire” a Google che l’informazione da porre in risalto è quella di impresa locale, così facendo la tua attività sarà più facilmente riconosciuta.

      Qui ti lascio un video esplicativo che spiega facilmente come evidenziare i dati nella tua pagina web:

      Segmentazione internazionale GoogleWebmaster tools

      Altro trucco per la Local SEO, sempre se hai accesso al Webmaster Tools, è l’orientazione del tuo sito. Naturalmente se il tuo dominio e .it / .es / .co.uk / ecc. non avrai bisogno di questa pratica in quanto questa informazione è già presente nel dominio. In caso contrario invece devi specificarla così:

      • Andare nella sezione “traffico di ricerca” / “targeting internazionale
      • Indicare a Google il paese verso cui è orientato il nostro sito.
      targeting internazionale google

      Google Webmaster tools / Traffico di Ricerca / Targeting Internazionale

      Conclusioni

      Spero che questa lunga guida all’utilizzo di Google My Business sia stata in qualche modo utile. Se gestite un attività locale e volete un consiglio andate immediatamente ad aprirvi un nuovo profilo! Siete d’accordo con quello che avete appena letto? Conoscete altri trucchi per la Local SEO? Se si vi prego di commentare… condividere è bello!

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        aumentare domani authority

        Aumentare il Domain Authority: 9 tecniche efficaci

        Vincenzo Calicchio No Comments


        Come aumentare il Domain Authority

        Aumentare l’autorità del dominio non solo ti aiuterà a posizionare i tuoi contenuti in maniera strategica attraverso qualsiasi parola chiave, ma farà si che qualsiasi contenuti tu produca, anche senza lavorare al posizionamento, sarà avvantaggiato rispetto a quelli dei tuoi competitor. E ciò accade semplicemente perché Google ti considera in qualche modo “di fiducia“. Ovviamente come già saprai, ciò si tradurrà in più visite e maggiori probabilità di lead.

        Se vuoi sapere come aumentare il tuo domain authority, in questo post ti spiegherò tutto ciò che devi tenere in conto e devi fare per migliorarlo nel minor tempo possibile.

        Cos’è il domain authority?

        Il domain authority è un indicatore che riflette l’autorità del dominio di un sito web. 
        Questo indicatore, che può andare da 0 a 100 laddove 100 è l’autorità massima, equivale a la qualità e autorevolezza che ha un portale per un qualsiasi motore di ricerca. Google tiene conto di tantissimi fattori per calcolare il posizionamento di un contenuto, e l’autorità del dominio è uno di questi fattori.

        Tale indicatore è stato sviluppato da Moz ed è basato su fattori differenti come il MozRank (popolarità), MozTrust (affidabilità), social media, numero totale di domini che linkano al sito, qualità di questi domini e di questi link, user experience di un qualsiasi utente nel sito, PageSpeed, traffico ecc…

        Il Domain authority è una metrica logaritmica, ossia passare da un DA di 20 ad un DA di 30 è più facile che passare da 80 a 90. Ovviamente solo alcuni portali con milioni di utenti come Wikipedia, Facebook o Google (immagino li conosciate) stesso hanno il punteggio massimo di 100.

        Nei seguenti casi:

        • Se il nostro sito smette di essere aggiornato.
        • Se riceve qualche tipo di penalizzazione da parte di Google.
        • Se cominciano ad esservi alcuni casi di broken link.
        • Se aumenta la PageSpeed.
        • Se si diffondono gli errori 404.

        Beh in tali casi quasi sicuramente il DA si riduce.

        Differenza tra Domain Authority e Page Authority

        Domain Authority è un concetto differente dal Page Authority ed entrambi seguono metriche diverse. Il DA si riferisce infatti alla autorità del dominio nel totale mentre il PA si riferisce a specifiche pagine di un sito.

        Tecniche per aumentare il Domain Authority

        Un Domain Authority alto è essenziale affinché il tuo sito ottenga visibilità nei motori di ricerca.  Se hai un DA basso, tra 10 ed 20, sarà molto difficile che riesca a posizionare  contenuti in base a specifiche keyword (ovvio dipende sempre dalla concorrenza). Invece con un DA alto avrai maggiore visibilità e quindi maggiori possibilotà di monetizzazione per il tuo business.

        Se vuoi aumentare il tuo Domain Authority, queste sono le 9 tecniche più utili per riuscirci.

        1) Ricevere link da più siti

        C’è da lavorare duramente alla Link Building e raccogliere link da domini diversi e soprattutto da domini con alta autorità, ricorda sempre:

        “Nel fare Link Building conta molto di più la qualità che la quantità”

        Pubblica contenuti che risultino effettivamente utili al tuo target ed aumenterai le possibilità che qualcuno ti linki da un altro dominio.

        Qui sotto passo alcuni articoli che ti saranno sicuramente utili per scoprire come fare al meglio Link Building e come conseguire link da domini con alta autorità.

        2) Lavora alla tua Strategia di contenuti

        Non solo significa pubblicare contenuti utili e di qualità, ma significa anche saper come promozionarli e diffonderli in maniera corretta. Il content marketing è uno strumento molto efficace se hai un e-commerce o un sito web di servizi. Devi far si che tali tuoi contenuti arrivino al maggior numero di persone possibile.

        3) Trova e “risana” i tuoi link in entrata (ogni tanto)  

        Prima ho detto che la cosa più importante è quella di ricevere link da altri domini, principalmente da domini con autorità, ragion per cui bisogna vigilare che non si ricevano link da siti di bassa qualità, da directories e da siti che sono in odore di penalizzazione.

        Quindi quello che devi fare è tenere sotto controllo il Google Webmaster Tool (o altri strumenti) per verificare le pagine che ti hanno linkato ed in caso di sospetto togliere i collegamenti che possano pregiudicarti.

        4) Costruisci una buona struttura di link interni al tuo sito

        I link interni sono quelli che partono dalle tue pagine o tuoi articoli e portano ad altre pagine o altri articoli del tuo stesso sito. Ogni volta che crei dei nuovi contenuti prova a linkare in maniera spontanea altri tuoi contenuti relazionati.

        Questa tecnica non è utile solo per un utente che sta leggendo un tuo articolo ed ha così modo di approfondire l’argomento ma ha anche degli effetti SEO in quanto influisce sia direttamente che indirettamente (vedi maggiore permanenza nel sito) sul posizionamento e sul Domain Authority.

        Per creare una buona struttura di link interni nel tuo sito segui le seguenti raccomandazioni:

        1. Utilizza diversi anchor text, non abusare si quelli ricchi in parole chiave. Questo è una dei fattori fondamentali da tener presente facendo link building.
        2. Prova a mantenere un equilibro in ogni post tra link interni ed esterni.

        Questo è quello che dice Google rispetto a quanti link dovrebbero apparire in ogni pagina:  :

        When we thought about how many links a page might reasonably have and still be under 100K, it seemed about right to recommend 100 links or so. If a page started to have more than that many links, there was a chance that the page would be so long that Google would truncate the page and wouldn’t index the entire page.

        5) Scrivi contenuti di altissima qualità

        E fallo sistematicamente, giorno dopo giorno. Un contenuto di alta qualità è un contenuto che porta realmente valore ai tuoi lettori.

        Hai bisogno di scrivere contenuti nuovi o, se esistono già contenuti simili, migliorarli ampliando le informazioni con le tue esperienze. Fai molta attenzione ai contenuti duplicati che sono causa di penalizzazione.

        Utilizza Google Trends e Buzzsumo per trovare contenuti rilevanti e di attualità. Analizza gli articoli dei tuoi competitor e prova a migliorarli con il tuo visto di vista.

        6) Lavora alla SEO Off Page

        In una buona strategia di SEO off page dovresti trattare i seguenti punti al fine di aumentare il Domain Authority:

        1. Guest posting: dimentica di fare guest posting unicamente per ricever link, ma sfruttalo anche per arrivare ad un pubblico maggiormente interessato alla tua tipologia di contenuti e quindi maggiormente interessato a condividerli. Se il tuo sito ancora non riceve molto traffico, fare guest posting dovrebbe essere una delle tue priorità.
        2. Siti di social bookmarking: Come Digg o Reddit. Sono siti che possono aiutarti a dare un impulso ai tuoi articoli e far si che questi arrivino a migliaia di utenti.
        3. Commenta in altri blog: commentando in altri blog potrai dimostrare la tua autorità e la tua competenza riguardo temi specifici ed arrivare ad un buon numero di follower interessati ai tuoi contenuti. Chiaramente quando dico di commentare non dico di limitarsi a frasi del tipo “Bell’articolo” oppure “Complimenti!” ma è fondamentale che i tuoi feedback lascino affettivamente valore. Tanto che quando un altra persona legga questo commento debba pensare: “Chi è questo? Quasi quasi vado a leggere un suo articolo…

        7) Social media

        Quando si parla di posizionamento nei motori di ricerca non è mai una buona idea quella di sforzarsi in un unica strategia. Quindi, parallelamente ai contenuti ed alla SEO OnPage ed OffPage, è fondamentale che utilizzi i social media per arrivare a quanti più utenti possibile. Ovviamente più utenti e soprattutto utenti più fidelizzati vogliono dire maggiore Domain Authority.

        Ma prima di lanciarsi a capofitto nei social media è importante pianificare la strategia social. O almeno questo è quello che dicono i guru della comunicazione, smentiti da alcuni casi emblematici di anti – strategia social di successo.

        Fai in modo che i tuoi contenuti social siano facili da condividere. Per esempio aggiungi i bottoni di share ai tuoi articoli. Crea e aggiorna sempre i tuoi profili social, ovviamente non è importante che tu utilizzi tutte le reti sociali, ma quello che conta è essere presenti in quelle rilevanti per la tua attività.

        8) Migliora la navigabilità e l’usabilità del tuo sito web

        Le tecniche dette fin’ora sono tutte importanti ai fini del Domain Authority. Però se ci fai caso tutte dipendono dalla seguente sequenza di azioni:

        • Qualcuno visita il tuo sito.
        • Questo qualcuno “consuma” il contenuto .
        • Sempre questa persona rimane talmente soddisfatta da tornare in breve tempo.

        Per raggiungere tali obiettivi il primo passo è rendere il tuo sito user friendly. A tal fine, questi sono i fattori più importanti:

        • Velocità: Il tuo sito dev’essere veloce e basta! Prova la velocità del tuo sito con il PageSpeed Insights, Google stesso ti dirà se è ok o se c’è qualcosa che non va, in tal caso ti segnala le soluzioni da implementare.
        • Usabilità: Fai attenzione alla grafica ed al disegno del tuo sito. Per esempio prova che tutte le pagine siano correttamente visualizzate da qualsiasi dispositivo tramite strumenti come ScreenFly.
        • Navigabilità: Ripassa di tanto in tanto il menù di navigazione del tuo sito. Analizza i menù ed i sotto menù e pensa a come migliorarli. Ottimizza i formulari del tuo sito, la sezione contatti e non dimenticare della pagina di Avvisi Legali.

        9) Abbi pazienza

        Aumentare il tuo Domain Authority è un lavoro a lunga scadenza, tanto che dovrai avere tanta pazienza. Utilizza qualunque tool tu voglia per misurare il progresso e l’evoluzione del tuo sito mese dopo mese. Confronta la tua evoluzione con quella dei concorrenti ed analizza ciò che puoi migliorare e ciò che invece ti sta dando i migliori risultati.

        Conclusioni

        Queste sono le tecniche più importanti per aumentare il tuo Domain Authority. Ricorda che questa missione è un po come una maratona, si tratta infatti di lavorare ed apportare valore giorno dopo giorno.

        Qual’è la tua strategia per migliorare il Domain Authority? Quali sono le tecniche che ti hanno funzionato meglio? Raccontacelo con un commento!

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          fattori link building

          I 6 fattori della Link Building da tenere sempre a mente

          Vincenzo Calicchio No Comments



          Senza dubbio per Google portare avanti una strategia intensiva di acquisizione di link vuol dire barare, quindi se non vuoi essere penalizzato bisogna far si che i backlink appaiano naturali ed a tal fine ci sono alcuni fattori della link building da tenere presente.

          Aspetto fondamentale per conseguire link è vigilare la concorrenza, ovvero:

          • Verificare per quali parole chiave sono posizionati
          • Che tipo di strategia stanno attuando,
          • Quanti backlink stanno ottenendo
          • Che tipo di backlink stanno conseguendo
          • Come si regolano con gli anchor texts
          • Con che velocità hanno ottenuto quei link
          • Da chi stanno ottenendo tali backlink

          Tutto ciò che dobbiamo fare è cercare di fare lo stesso. Il segreto sta nel seguire le best practices di mercato.

          Che tipo di azioni di Marketing stanno portando avanti? Quali gli stanno dando i migliori risultati? E’ per esempio possibile che la concorrenza abbia realizzato un evento, un video, un infografica ecc…e che di conseguenza hanno ottenuto menzioni e link oppure che abbia organizzato una campagna che, contrariamente, non ha ottenuto risultati degni di nota. Sono tutte cose che nell’organizzazione di una strategia dovremmo sapere, a tal fine ci aiutano tanto strumenti SEO come SEMrush, Sistrix, Majestic ecc…

          Ma quali sono gli elementi da tenere bene a mente, e quindi da non sottovalutare assolutamente, nell’attuare una strategia di Link Building?

          PERCENTUALE LINK NO FOLLOW E LINK DO FOLLOW

          Cosa sono i link NoFollow? e cosa sono i link DoFollow? Esistono due tipologie di backlink che si possono conseguire o creare in una pagina web, questi sono appunto i link NoFollow ed i DoFollow. Ciascuno dei due ha delle proprietà diverse sebbene entrambi servano per posizionarsi (anche se tanti dicono il contrario).

          Che differenza c’è tra i backlink DoFollow e NoFollow?

          I Dofollow sono la tipologia di link che più aiutano per il posizionamento. Nel momento in cui una pagina ci linka con questa tipologia, ci trasferisce PageRank e ciò conta anche come voto di qualità verso il nostro sito. Sebbene questo fattore non sia tanto importante come una volta continua ad essere importantissimo per Google.

          I Nofollow sono la maggioranza di link che si ricevono ed al contrario dei DoFollow non trasferiscono PageRank e servono per proteggersi da eventuali futuri problemi del sito web linkato, giacché se un sito è penalizzato e lo teniamo linkato,anche il nostro portale sarà passibile di penalizzazione.

          L’algoritmo di Google, nel momento di posizionare un sito considera ugualmente positivi anche i link NoFollow dal momento che un sito ci linka è perché considera i nostri contenuti degni di nota e se non lo fossero non sarebbero linkati, è evidente.

          E’ vero, i link DoFollow sono migliori dei Nofollow, ma la strategia migliore è quella di tenere un buon equilibro tra gli uno e gli altri giacché Google potrebbe arrabbiarsi se capisse che tali backlink sono conseguiti con l’unico scopo di posizionamento. Per quanto riguarda i link da un nostro sito ad un sito terzo, quello che raccomando è di porre il DoFollow unicamente se si è sicuri dell’affidabilità di tale portale, nel caso di dubbio è meglio usare un NoFollow

          In linea generale non esiste una percentuale esatta da tenere in conto, generalmente dipende dal mercato e dal settore in cui stiamo lavorando ma sicuramente ci sono da fare alcune considerazioni puramente statistiche. Se si hanno tutti i link dofollow è senza dubbio anomalo, naturalmente sarebbe molto difficile (se non impossibile) specialmente per siti che sono online da anni e ricevono numerosi backlink. Un ammontare di  backlink naturale sarà composto spontaneamente da link di vario tipo, sia dofollow che nofollow

          Quindi ciò che consiglio (come sempre ) è osservare la percentuale la percentuale di link NoFollow e DoFollow della concorrenza in SERP. A tal fine consiglio di usare il tool freemium Openlinkprofiler.org che da risultati del tipo questo in immagine.

          percentuale nofollow

          PERCENTUALE LINK ALLA HOME E DEEP LINK

          Laddove per deep link s’intendono tutti quei link alle pagine interne (quindi non la home). Una pratica molto comune è quella di indirizzare tutti i nostri backlink alla Home page, però tale consuetudine è più che penalizzata giacché linkare unicamente alla pagina principale non è naturale. Quindi fattore importante di link building da tenere a mente è portare backlink anche alle pagine interne, così facendo a queste sarà data una “forza” maggiore e si migliorerà il posizionamento delle pagine più profonde.

          Ciò che non bisogna fare, quindi, è conseguire collegamenti focalizzandosi solo sulla home, infatti di solito la maggioranza dei link arriva alle pagine interne (un articolo, un prodotto, un servizio ecc…). Anche in questo caso la giusta percentuale dipende dal mercato, per cui, anche in questo caso consiglio di osservare la concorrenza.

          percentuale-homelink

          VOLUME DI BACKLINK

          Per quanto riguarda il volume di link s’intende l’ammontare di:

          • Backlink
          • Domini di riferimento
          • IP di riferimento

          Al fine di analizzare in tal senso la concorrenza consiglio di usare la versione Freemium di Majestic da cui ho ricavato questo screenshot.

          volume backlink

          Anche in questo caso non esiste un valore preciso di questi fattori che dobbiamo seguire nella nostra strategia di Link Building,ma ciò che dobbiamo fare è tenerci sugli stessi livelli della concorrenza nella top 10. Possiamo anche avere valori più alti ma è consigliabile conquistarli nel tempo, altrimenti Google s’arrabbia.

          AUTORITA’ DELLE FONTI DI BACKLINK

          Nel fare SEO è molto meglio avere pochi link da siti considerati autorevoli che migliaia da siti irrilevanti e questo è un fattore della link building rilevantissimo! Ciò non vuol dire che dobbiamo rimanere con pochi link in entrata e tutti di qualità, però se vogliamo prestare attenzione nello sviluppare la nostra strategia dobbiamo far molta attenzione al bilanciamento tra fonti autorevoli e non.

          Quando una fonte è ritenta autorevole secondo Google?

          Quando parliamo di siti con autorità ci riferiamo a pagine con le seguenti caratteristiche:

          • Alto Domain e page authority (che possiamo calcolare con strumenti come questo di MOZ). Una interessante disputa sta nel capire se link da domini .edu o .gov abbiano un valore maggiore di domini standard, è probabile che sia così infatti tali domini di solito hanno un DA più alto ragion per cui sarebbe molto importante ricevere collegamenti da tali siti.
          • Che sono relazionati con la tematica che trattiamo nel nostro sito

          Ci sono quindi vari modi per misurare l’autorevolezza, oltre a DA e PA un altro è tener il Trust flow (riferito all’authority) ed il citation flow (riferito all’ammontare di link) di Majestic. Questi due tassi, calcolabili anche dalla versione Freemium sono riferiti quindi alla qualità ed alla quantità e devono essere il più bilanciati possibile. Se il trust flow è minore del citation flow allora dobbiamo lavorarci su. Per esempio un caso unico è quello di SEMrush che presenta un TF maggiore del CF (come si vede dall’immagine).

          trust flow majestic

          VELOCITA’ DI CONSEGUIMENTO BACKLINK

          Per velocità s’intende il tempo impiegato per raggiungere un determinato ammontare di link. Nel portare avanti una strategia  bisogna essere il più possibili naturali, non è normale ricevere un picco di link tutti nello stesso giorno (e soprattutto con cadenze fisse). Bisogna ripartire i nostri compiti di link builders durante tutto l’arco di un periodo, dunque evitare di dedicarsi a quest’attività sono un giorno specifico e laddove si abbia, per esempio, una media di 100 link in entrata al mese, cercare di mantenere tale media sebbene sia normale conseguirne poco meno o poco più. Ciò che non è normale è che un mese riceviamo 20 link, il mese dopo 30.000 ed il seguente ancora 200.

          La crescita dei link deve essere graduale nel tempo sia come numero di link che come numero di domini, soprattutto importante non fare avere una caduta nella crescita del backlink. Ciò suonerebbe innanzitutto innaturale,oltre che controproducente, infatti se la concorrenza continuasse a costruire link molto probabile scivoleremmo giù in SERP.

          velocità backlink

          ANCHOR TEXTS DEI LINK IN ENTRATA

          Con gli aggiornamenti che nel tempo Google ha apportato all’algoritmo, alcune delle pratiche che prima erano più gettonate sono diventate penalizzanti. Tra queste c’è il fare Link Building ricevendo backlink con anchor text (testi di ancoraggio) ricchi in parole chiave, ovvero inseriti su parole che costituiscono le nostre keyword su cui vogliamo posizionarci.

          Affinché possiamo posizionarci senza paura di essere penalizzati, oggi fattore fondamentale da tenere a mente nel fare link building è variare gli anchor text in maniera naturale, per esempio se stiamo lavorando per una pizzeria di Salerno chiamata “Pulcinella” non dobbiamo avere solo link con anchor text “Pizzerie Salerno” ma anche:

          • Pizzeria Pulcinella (anchor text di brand)
          • www.pizzeriapulcinella.comhttp://www.pizzeriapulcinella.com/ (anchor text di dominio)
          • Pizzeria Pulcinella Salerno, Salerno pizzeria Pulcinella ecc (anchor text di parola chiave e brand)
          • Raccomando fortemente di mangiare in questa pizzeria di Salerno, dove.. (parola chiave in una frase)
          • Sito web, Clicca qui, Scopri di più ecc..(anchor text generico)
          • Anchor text immagine

          Anche in questo caso, dunque, non esiste una percentuale perfetta di anchor text,  dipende dal settore ragion per cui ancora una volta ciò che consiglio è di analizzare la concorrenza. In immagine la variazione degli anchor text per SEMrush.

          anchor text semrush

           

          Questi sono i 6 fattori per me imprescindibili da tener presente quando si porta avanti una strategia di Link Building, dimenticare o sottovalutare anche una sola di queste variabili può essere fatale. Siete d’accordo? Ci sono altri fattori per voi fondamentali? Commentateli e sono ben felice di aggiornare l’articolo menzionandovi! 

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